Tesi Group, con Johnson si ritorna all’inizio

Il ritorno di Jazz ha permesso ai biancorossi di tornare al vecchio assetto, quello che più si adatta alle caratteristiche della squadra

di Maurizio Innocenti

Pistoia è tornata ad essere di nuovo la squadra di inizio stagione, quella pensata, creata e voluta da Marco Sambugaro e Nicola Brienza. Il ritorno di Jazz Johnson ha infatti permesso ai biancorossi di tornare al vecchio assetto, quello che più si adatta alle caratteristiche della squadra. Complimenti al diesse Marco Sambugaro per aver portato a termine l’operazione Johnson confermandosi tra i migliori dirigenti di tutta la serie A2 e alla società per aver avallato l’operazione. Complimenti soprattutto alla squadra che ha accettato il ritorno di Johnson, fatto per nulla scontato. Jazz è un elemento di valore, ma i biancorossi hanno dimostrato di saper vincere lo stesso sacrificandosi e facendo gli straordinari quando lui non c’era. In questi tre mesi di assenza si sono sacrificati andando oltre le difficoltà, giocando spesso anche quando la condizione fisica non lo avrebbe consentito mantenendo sempre alto il livello. Complimenti a Johnson che si è presentato con grande umiltà ringraziando più e più volte i compagni, il coach e il diesse e che è apparso il più imbarazzato per tutto il clamore costruito intorno al suo ritorno con tanto di maglietta celebrativa. Jazz per tutta la conferenza stampa ha avuto lo sguardo fisso sui suoi compagni di squadra come a voler dire che lui in tutto questo spettacolo non c’entrava niente, che non era opera sua. "E’ fantastico essere di nuovo qui – dice Johnson – ringrazio Sambugaro e coach Brienza ed è bello rivedere il capitano e tutti i ragazzi che mi hanno accolto a braccia aperte. In questo periodo di lontananza ci siamo sempre sentiti, mi sono stati vicino e li ringrazio. Quando il direttore Sambugaro mi ha presentato l’opportunità di tornare a Pistoia ho colto al volo l’occasione e sono contento di essere tornato in squadre ed a Pistoia. E’ come se non fossi mai andato via". Jazz torna anche sul suo errore senza fare sconti soprattutto a sé stesso. "Quando è arrivata la notizia mi è caduto il mondo addosso – prosegue Johnson – e la prima cosa a cui ho pensato è che tutto può scomparire in un amen e per questo dobbiamo apprezzare ciò che abbiamo. In questo periodo mio padre mi ha aiutato tantissimo dicendomi di non pensare a ciò che era successo perché tutti commettiamo degli errori e pensare ad andare avanti. Lui fa l’allenatore ed ho lavorato con lui tanto e duramente per mantenermi in forma. Adesso ho solo voglia di tornare a giocare e insieme alla squadra andare più lontano possibile nei play off". Soddisfazione c’è anche da parte della dirigenza perché Jazz aveva lasciato un buon ricordo "Siamo contenti di riaverlo con noi – afferma il presidente Massimo Capecchi – Jazz oltre ad aver dimostrato le sue qualità in campo lo ha fatto anche nel modo in cui si è integrato con la squadra e con la città. Ripartiamo da dove avevamo iniziato". "Ringrazio il club per aver avallato questa operazione – ammette Marco Sambugaro – Con Johnson torniamo all’assetto iniziale che siamo convinti sia quello più giusto per essere competitivi". "Inizia il momento caldo della stagione – dice Nicola Brienza – e siamo contenti di rimettere Jazz nel motore della squadra. Siamo tornati ad essere la squadra pensata ad inizio anno".