REDAZIONE PISTOIA

Pistoiese su ’Striscia’. Incalzato De Simone

Fuoco di domande in tv per il garante (dimissionario?) del trust Orange "Sono come un revisore dei conti", prova a difendersi. Parlano i creditori.

Pistoiese su ’Striscia’. Incalzato De Simone

CALCIO

"Il mio legame con la Pistoiese? È come se fossi un revisore dei conti". Questo il maldestro tentativo di dribbling di Maurizio De Simone davanti alle telecamere nel servizio di "Striscia la Notizia", andato in onda sulle frequenze nazionali nella serata di ieri. Incalzato dalle domande dell’inviata sulla sua posizione nel club , De Simone ha provato a tirare fuori l’ennesimo coniglio dal cilindro, ipotizzando un nuovo ’ruolo’ dopo quello di dipendente Omav prima e garante poi. "Mi sono preso l’onere di rappresentare il trust in quanto sono la persona con più esperienza nel mondo del calcio – si difende De Simone –. La squalifica della Figc fino al 2026? Per la Federazione talvolta basta una prova non certificata per emettere condanne di questo tipo". Pressato anche sul ruolo di Matilda Jace, amministratrice unica della Pistoiese secondo i quadri dirigenziali ma vista in città solo una volta a fine agosto, il garante ha risposto così, non fugando del tutto i dubbi legati al fatto che in realtà sia sempre stato De Simone a tirare le redini della Pistoiese: "Tutti sanno chi è la dottoressa Jace, in città si sa benissimo. Lei non ha mai presenziato fisicamente perché ha altri impegni".

Chiarita, per così dire, la questione legata al ruolo di De Simone, il focus si è poi spostato sulla situazione debitoria della Pistoiese. Nel servizio sono state diverse le persone che hanno raccontato di avere un credito verso la società arancione. "Le due fatture di luglio e agosto più il rimborso spese non mi sono mai stati pagati – racconta l’ex responsabile marketing Maurizio Laudicino – e a quelle successive ho deciso di rinunciare viste le difficoltà del club". "Sono stato dipendente per quasi sei mesi – racconta un ex magazziniere – e la Pistoiese mi deve ancora due stipendi". Problemi anche fuori dai confini regionali, come testimoniato dal titolare di una struttura alberghiera umbra che ha ospitato la squadra: "Abbiamo ospitato la società per il ritiro e dei 36mila euro totali pattuiti abbiamo incassato solo 10 mila euro. Gli altri sono spariti".

Accuse pesanti e apparentemente impossibili da smentire, anche se De Simone ha tentato di mettere dei puntini sulle i: "Il 50% dei debiti appartiene alla vecchia gestione – contrattacca l’ex patron del Trapani –. Chi è in credito verso la Pistoiese può venire in sede e confrontarsi con me, chi ha maturato i propri compensi stia tranquillo perché gli verranno elargiti. La scadenza ultima per azzerare la situazione debitoria è fissata a dicembre 2024". ’Appena’ dieci mesi di pazienza dunque per tesserati, dipendenti e fornitori, che nel frattempo dovranno contare solo ed esclusivamente sulle proprie forze economiche per affrontare una quotidianità sempre più difficile da sostenere. A meno che la ’ribalta’ nazionale non contribuisca a smuovere un po’ le acque.

Michele Flori