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Pistoiese per la continuità. Dopo l’ottima prova col Pisa. Orange a caccia di conferme

I prossimi test contro Grosseto e Ghiviborgo saranno decisivi per gli arancioni. Andreucci ha annunciato di voler testare la formazione-tipo: esclusi eccellenti?.

Un’azione di gioco di Pistoiese-Pisa (Acerboni/fotoCastellani)

Un’azione di gioco di Pistoiese-Pisa (Acerboni/fotoCastellani)

Nemmeno il Ferragosto ha fermato la Pistoiese. Archiviata la prestazione di spessore con il Pisa, la squadra ha beneficiato di due giorni di riposo, per poi rientrare in campo nel pomeriggio di ieri sotto il sole cocente del Turchi. Alte le temperature, ma anche l’entusiasmo nello spogliatoio arancione dopo una prova, quella contro i nerazzurri in amichevole, che ha sorpreso davvero tutti. La Pistoiese, oltre a non perdere contro una squadra di Serie A, ha dato ottimi spunti sia sul piano dell’atteggiamento che su quello del gioco. Giovedì al Melani si è vista un’Olandesina brillante, attenta e convinta in entrambe le fasi e per tutti e novanta i minuti. Nonostante i cambi operati tra un tempo e l’altro, il rendimento collettivo non ne ha minimamente risentito.

Ciò significa che, in questo momento, la Pistoiese ha davvero una rosa composta da - almeno - ventidue titolari. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia e il merito è del lavoro fatto da Andreucci e dal suo staff nel corso del primo mese di lavoro. Dal 21 luglio, poco meno di un mese fa, il neo allenatore arancione ha tenuto l’intero gruppo sulla corda, dimostrando in ogni amichevole che non esistono titolari e che tutti, se il rendimento sarà all’altezza, possono avere spazio all’interno del rettangolo verde. Inevitabilmente però, la prossima settimana sarà determinante per capire quale potrà essere l’undici ideale della Pistoiese ad inizio stagione. Mercoledì Bertolo e compagni sfideranno il Grosseto allo Zecchini (alle 17), sabato invece al Melani arriverà il Ghiviborgo: due società di Serie D, una delle quali decisamente ambiziosa, che per gli arancioni avranno le sembianze di una cartina al tornasole. E ad annunciare il cambio di ‘strategia’ a partire è stato proprio Andreucci: "Nelle prossime due partite - aveva detto l’allenatore dopo il Pisa - proverò per almeno un’ora di gioco la stessa formazione. Saranno due amichevoli allenanti e intense e vorrei testare quello che verosimilmente sarà l’undici tipo". I dubbi da sciogliere sono tanti e in ogni reparto e in un momento in cui tutti, eccezion fatta per Boschetti, sembrano stare bene, dovrà essere l’allenatore a sciogliere i vari nodi e a compiere esclusioni anche ‘eccellenti’.

Michele Flori

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