"I rapporti si possono interrompere, accade nella vita privata così come nello sport; ma c’è modo e modo. Si parla, ci si confronta e se non siamo d’accordo ognuno va per la sua strada, ma senza mai trascendere". Gianni Rosati torna a parlare, sottolineando che è l’ultima volta che entra nelle questioni della Pistoiese e soprattutto nel dibattito con Maurizio De Simone. Ma dopo quanto dichiarato da quest’ultimo, l’ex diesse si è sentito in dovere di dire la sua. "Ho sempre trattato De Simone come un amico – spiega Rosati – e l’ho sempre difeso anche in sede giudiziaria, quando è stato il momento. Con le sue parole ha voluto gettare discredito sulla mia immagine, ma lui è venuto in giro con me nel mondo del calcio e ha visto quale sia la mia credibilità. Ho lavorato con presidenti come Lillo Foti a Reggio Calabria, Luciano Bozzi alla Pistoiese, Massimo Mauro al Genoa, Luca Pagliuso al Cosenza e con Paolo Belleggia alla Fermana e non ci sono mai stati problemi, con tutti ho sempre conservato un ottimo rapporto". Rosati entra dentro la questione legata al suo addio, replicando ad alcune dichiarazioni di De Simone in merito allo ’smantellamento’ della squadra dello scorso anno.
"Ci tengo a precisare che sono io che me ne sono andato – afferma Rosati – semplicemente perché come ho più volte detto non ero d’accordo sugli ultimi due acquisti fatti e quando sono stati firmati i giocatori mi sono sentito esautorato e dopo la partita contro il Progresso sono tornato a casa. In merito ai vizi di cui parla De Simone, il mio unico vizio è quello di fumare il sigaro – puntualizza – ma credo che si possa tollerare e non penso rappresenti un danno per la Pistoiese. Ho fatto da garante con il main sponsor tanto che ha finito per raddoppiare la sponsorizzazione prolungandola per tre anni. Riguardo allo smantellamento della squadra è vero che avevo carta bianca ma siamo stati tutti d’accordo nel non confermare Viscomi, Caponi e Macrì. Quanto agli altri – conclude – Barzotti e Mehic sono andati in serie C, Di Biase alla Juventus...".
Maurizio Innocenti