
L’allenatore della Fabo analizza un altro ok in una finale per la promozione in A2. Sugli ultimi minuti del quarto quarto: "Poco lucidi nel prendere le scelte giuste". La gara-no di Chiera: "Ingiusto puntare il dito, non è riuscito a entrare in partita".
dall’inviato Niccolò Casalsoli CENTO (Ferrara)
È impossibile per Federico Barsotti nascondere l’amarezza per un’altra chance per volare in A2 andata in fumo. La mente inevitabilmente va agli scorsi playoff, a quella maledetta rimonta subita contro Avellino. Questa volta, nello spareggio perso contro Mestre, le note dolenti rimangono ancora più addosso al timoniere degli Herons: "Fa male perdere così, nessuno può nasconderlo. Peccato, perché avevamo costruito quel +9 muovendo bene la palla e trovando tiri aperti. Poi però qualcosa si è bloccato. Abbiamo finito le energie e non siamo stati capaci di raschiare ancora di più il fondo del barile. Siamo arrivati a questo spareggio nelle condizioni in cui tutti sappiamo, ma questa non è una scusante. Peccato, davvero peccato".
Ma che cosa è successo in quegli ultimi quattro minuti di quarto tempino? Dopo la tripla di Dell’Uomo il motore degli Herons ha smesso di girare. Finita la benzina. Mestre ne ha approfittato, cavalcando Contento e poi un Mazzucchelli fantastico nell’overtime, ma anche sfruttando le amnesie degli Herons che hanno perso lucidità: "Faccio i complimenti a Mestre e a Mazzucchelli che ho avuto il piacere di lanciare quando ero a San Miniato – prosegue Barsotti –. Sul +9, la palla persa di Dell’Uomo e quel canestro e fallo successivo di Giordano hanno invertito l’inerzia della partita. Lì è come se qualcosa fosse girato. Non siamo più stati in grado di correre nel modo giusto, non siamo stati lucidi nel trovare le conclusione che volevamo". Hanno pesato anche i cinque falli di Arrigoni e la serata a dir poco negativa di Chiera: "I falli di Marco hanno pesato, è vero. La gara di Chiera? Non voglio parlare dei singoli. Sarebbe ingeneroso puntare il dito contro Adrian che ha giocato spesso infortunato in questa stagione. In questo spareggio non è mai riuscito ad accendersi".
Stremato e delusissimo anche capitan Nicola Natali. In panchina respira l’aria caldissima della Baltura Arena e mastica amaro per un’altra promozione sfumata quando la linea del traguardo era davvero davanti agli occhi: "Dovevamo vincerla questa partita, siamo stati poco lucidi nel finale. Anche questa volta ci sono mancati i dettagli – sottolinea il capitano degli Herons –. Peccato perché vincere questa partita avrebbe chiuso il cerchio di una stagione che per noi è stata complicata, un’annata dove abbiamo giocato contro tante difficoltà. Mi dispiace per questa squadra perché si meritava questa gioia. Stesso discorso per il pubblico. La nostra gente ci ha seguito in grande numero anche a Cento: ringrazio tutti. Fa male perdere così. Che cosa è successo su quel +9? Non siamo stati capaci di continuare a giocare e a trovare le giuste soluzioni. Mestre ha sfruttato il momento e ha vinto. Onore a loro, ma su questa sconfitta le colpe sono nostre".
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