Green pass, la "partita" resta ancora aperta

Non è escluso che la certificazione diventi obbligatoria almeno per prime squadre e juniores. Mangini (Figc) auspica una stretta

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di Giovanni Fiorentino

Il presidente del comitato toscano Figc, Paolo Mangini, ha auspicato proprio giovedì scorso una "stretta" ulteriore. Che potrebbe arrivare tra non molto: non è escluso che il Green Pass diventi obbligatorio a prescindere (anche senza l’alternativa del tampone valido per quarantotto ore) almeno per prime squadre e "juniores". A Pistoia e provincia però, i club si sono già attrezzati da tempo per riprendere l’attività osservando l’evoluzione dell’ultimo protocollo federale. E l’eventuale novità non dovrebbe (perlomeno a livello generale) rappresentare un fulmine a ciel sereno. E’ il punto sul calcio dilettantistico e giovanile, con la totalità delle formazioni che ha ripreso gli allenamenti nei giorni scorsi. Una ripresa inedita, fra screening e esibizione della certificazione verde o dell’esito negativo dei tamponi. Un doppio requisito necessario quest’ultimo per accedere agli spogliatoi (in linea con la normativa, che mira e rendere sempre più indispensabile il documento sopra i dodici anni d’età), ma che potrebbe essere ulteriormente esteso.

E fra i primi a dirsi favorevole all’estensione c’era stato già un mese fa il presidente degli Amici Miei, Lorenzo Mazzetti. "Cosa chiederei alla federazione? Di porre l’obbligo del vaccino e del Green Pass per chi vuol giocare – il suo pensiero – anche per dare una mano alle società nel controllo, che non possono essere lasciate sole. E perchè tutti noi vogliamo finalmente lasciarci alle spalle questo periodo e tornare a pensare esclusivamente alle questioni di campo". Un pensiero non dissimile da quello espresso dal numero uno del Montale Pol.90 Antares, Angelo Perriello. "Con i ragazzi siamo stati chiari: chi ha il Green Pass è a posto, altrimenti dovrà sottoporsi periodicamente al tampone. E devo dire che abbiamo trovato grande collaborazione ed unità d’intenti – ha spiegato il presidente Angelo Perriello, nello spiegare un iter che ha coinvolto oltre ai "senior" anche la juniores, l’U18 e i "giovanissimi" – nelle prossime settimane potrebbero arrivare ulteriori restrizioni sotto questo aspetto e in linea di massima saremmo favorevoli. E’ importante per tutti poter cominciare la stagione, anche per lanciare un segnale positivo. E bisogna poterlo fare in sicurezza". E una posizione simile è stata presa anche a Quarrata. "Per quanto riguarda la prima squadra, mi risulta che il 90% dei nostri tesserati sia vaccinato. Altri lo saranno a breve, il resto si sottoporrà al test prima di ogni partita – ha spiegato il presidente dei Giovani Rossoneri Simone Vannini – per quanto concerne le giovanili utilizziamo in primis un termoscanner all’ingresso come suggerito". Le direttive federal sono ben chiare. E già entro il prossimo fine settimana potrebbero esserci altre novità. "Faccio un invito a tutti i presidenti delle nostre società affinchè promuovano fra i loro atleti la vaccinazione. Avevo richiesto anche l’introduzione obbligatoria, perlomeno per gli atleti maggiorenni, del green pass – ha concluso il presidente Mangini – al momento tale proposta non ha avuto seguito. Verificherò nel prossimo consiglio direttivo del comitato la possibilità di adottare, anche in maniera autonoma rispetto a quanto previsto dal protocollo sanitario, misure che salvaguardino l’organizzazione complessiva della stagione".