fabo herons
87
oleggio
58
FABO HERONS Giancarli 2, Chiera 14, Natali 9, Arrigoni 4, Nnabuife 4, Lorenzetti 11, Dell’Uomo 18, Bechi 14, Giannini 4, Torrigiani 7, Lorenzi, Carpanzano ne. All. Barsotti.
OLEGGIO: Buono 7, Maruca 6, Giacomelli 5, Colussa 12, Ingrosso 11, Seck 12, Introini 3, Guardigli 2, Ballarin, Palestra, Temporali ne. All. Nava.
Arbitri: Vatarella e Fusari.
Parziali: 19-19, 39-28, 63-43.
MONTECATINI TERME – La Fabo Herons fa carte, primiera e settebello: regola 87-58 Oleggio, eguaglia il record stagionale di vittorie consecutive dell’intera categoria e si prepara alla sfida cruciale di domenica prossima contro la Libertas Livorno agganciando Piombino al quarto posto. Terza partita di fila da almeno ottanta punti segnati per i rossoblù, che prendono il largo dopo una frazione iniziale di studio e non si voltano più indietro. Sorpresa Nnabuife nello starting five Herons, meno sorprendente l’avvio degli uomini di Barsotti che sprintano subito 6-0. E’ il termale Ingrosso a sbloccare Oleggio dalla lunetta, la formazione piemontese prende coraggio e piazza un contro-break di 12-2, passando a condurre anche di tre possessi. Herons imprecisi in attacco, Dell’Uomo però fa ruggire il PalaTerme con 5 punti filati e Lorenzetti impatta a quota 17. I 19 punti incassati dopo dieci minuti sono decisamente troppi per coach Barsotti, gli "aironi" nel secondo periodo cambiano marcia, andando al riposo lungo con un vantaggio in doppia cifra: 39-28. Chiera rientra dagli spogliatoi come meglio non potrebbe, ovvero infilando la tripa del 42-28, Seck si sveglia dal torpore e con due canestri consecutivi prova a far rientrare in partita gli ospiti ma Montecatini riesce a tenersi a distanza di sicurezza, anzi incrementa il bottino grazie ad un Lorenzetti particolarmente ispirato (52-36). La formazione termale viaggia con il pilota automatico: gli "aironi" scollinano i 20 punti di scarto e fanno partire il garbage time con considerevole anticipo. Nonostante i giochi siano ormai fatti nel quarto conclusivo i Barsotti boys toccano anche il massimo vantaggio sul +30.
Filippo Palazzoni