Violenza e botte. Lui condannato

La sentenza: sei anni e otto mesi all’ex marito

La serenità di quel matrimonio era durata davvero poco. Poi erano iniziati gli anni di violenze, angherie e sopraffazioni, fino alle botte, le minacce anche di morte davanti alla figlia e la violenza sessuale. Ora l’uomo, 45 anni muratore, è stato condannato. La sentenza è stata letta mercoledì dal giudice per le udienze preliminari Patrizia Martucci che ha condannato l’uomo a 6 anni e otto mesi di reclusione per i maltrattamenti aggravati (perché avvenuti davanti alla figlia e perpetrati sulla moglie) e per la violenza sessuale.

L’uomo, che è difeso dall’avvocato Sebastio, ha scelto il rito abbreviato.

La donna aveva sopportato le violenze per anni, subendo le minacce, le richieste di soldi che a lui servivano per per giocare e anche le violenze sessuali. Poi a un certo punto aveva deciso di porre fine a quell’incubo, che era durato anche troppo, e aveva avviato le pratiche per la separazione.

Una decisione, questa, che l’uomo non aveva mai accettato. E che anzi aveva scatenato altre vessazioni. Centinaia i messaggi lasciati al cellulare di lei e le minacce di morte che aveva fatto anche davanti alla figlia. L’uomo aveva anche iniziato a seguirla, presentandosi davanti al suo posto di lavoro e a controllare i suoi profili social, nel tentativo di riprenderla con sé, in preda a una forte gelosia. Così era scattata la denuncia e le indagini. Fino alla sentenza che è arrivata mercoledì. L’avvocato difensore ha deciso di ricorrere in appello.