
Agliana, 16 febbraio 2024 – Salvare Villa Baldi della Ferruccia, pregevole edificio che risale alla fine del 1700, in grave stato di abbandono e degrado. Con questo intento, il comitato "Cittadinanza attiva" di Ferruccia ha presentato al comune di Agliana un’istanza, per chiedere l’avvio di un percorso di partecipazione riguardo all’acquisizione di Villa Baldi da parte del comune di Agliana. Istanza e petizione sono firmate da dodici persone, fra i quali il presidente di "Cittadinanza attiva" Massimo Gori e i Betti, discendenti della famiglia Baldi e successivi proprietari degli edifici, poi venduti.
La richiesta è indirizzata al sindaco Luca Benesperi, alla presidente del consiglio comunale Milva Pacini, ad assessori e consiglieri comunali, alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio e alla delegazione regionale del Fai.
«La presenza nel nostro paese di un pregevole edificio storico ma in grave stato di abbandono e degrado – si legge nell’istanza -, ci induce a chiedere all’amministrazione comunale di avviare un percorso di partecipazione, quale prassi consultiva, al fine di conoscere l’orientamento prevalente dei cittadini riguardo l’acquisizione di Villa Baldi compreso giardino e pertinenze. Considerato che il Regolamento urbanistico prevede il suo recupero - rileva il comitato - proponiamo che l’intero complesso sia destinato alla funzione speciale di sede amministrativa del Comune, usufruendo così di tutti gli spazi disponibili per numerose possibilità: uffici vari, archivio storico, ripristino della cappella, sala per cerimonie, salone conferenze e concerti, locali per mostre espositive, salette per lettura e studio, giardino".
Diverse le motivazioni che hanno indotto i firmatari a presentare la petizione. Il valore architettonico e artistico di Villa Baldi, la possibilità di far diventare "Casa Comune" la signorile abitazione rappresentativa di tutto il popolo aglianese, anche perché Bartolomeo Baldi (nato il 27 novembre 1869 e morto il 25 gennaio 1964, sepolto nel cimitero della Ferruccia) proprietario e ultimo residente della Villa, nel 1913, in qualità di consigliere comunale, si espresse a favore sull’autonomia del comune di Agliana.
La premura per l’educazione scolastica e religiosa dei bambini di Agliana di Mario Baldi, nipote di Bartolomeo, che ricoprì cariche istituzionali e donò alle Suore Mantellate di San Piero del terreno per costruire l’edificio che oggi è una qualificata scuola materna paritaria a lui intitolata. La zona adiacente a Villa Baldi (ubicata in via Selva, presso il ponte sull’Ombrone) divenne un centro di notevole importanza sociale ed economica agli inizi del Novecento per la realizzazione della prima Cassa rurale nella diocesi e della Cooperativa molino e consumi, su iniziativa di don Orazio Ceccarelli all’epoca parroco della Ferruccia.
«Fa piacere che si pongano all’attenzione le sorti di un edificio storico – afferma il sindaco Benesperi -, forse il più bello del nostro territorio ed è senz’altro affascinante l’idea di poterne fare un giorno un luogo pubblico di aggregazione".
Piera Salvi