
Pistoia, 16 novembre 2023 – Sacchi neri di nylon pieni di spazzatura, accatastati nel cortile. Dentro, nei locali della parrocchia, letti, materassi, coperte, ma anche bagni inagibili, mobili, e poi la muffa nera alle pareti e il guano dei piccioni. Nei locali di Vicofaro niente sembra essere cambiato. A dirlo è il verbale di ispezione della Polizia Municipale di Pistoia, notificato al parroco don Massimo Biancalani martedì mattina, proprio mentre il don si trovava a scuola, con i ragazzi del liceo scientifico Duca D’Aosta, ai quali insegna religione. Il verbale si riferisce all’ultima ispezione fatta dai vigili urbani nel centro di accoglienza per migranti, e precisamente lo scorso 9 novembre. Ad aprire le porte è stato lo stesso don Massimo. Un controllo che ha dato l’esito atteso: in sostanza, dopo l’ordinanza di sgombero disposta dal Comune a luglio, a seguito dell’inadeguatezza dei locali, niente è cambiato.
Ma il parroco precisa che, dal punto di vista legale, in questo momento è tutto sospeso, come chiariscono anche i suoi avvocati, Elena Baldi e Fausto Malucchi: "Il Tar ha sospeso la sanzione che era scaturita dall’ispezione dei locali e anche ciò che ne è derivato, come l’ordine di sgombero. Siamo in attesa che si pronunci nel merito della questione".
Di fatto, l’accoglienza a Vicofaro è rimasta la stessa: circa 110- 120 letti occupati, da ospiti che vanno e vengono. "Perché molti hanno lavori non continuativi – spiega il parroco – Intanto, noi ci siamo dati da fare, anche per ripulire il guano dei piccioni e per fare piccoli lavori interni. Ma la verità è che nessuno ci dà una mano. C’è solo una volontà persecutoria nei nostri confronti, eppure noi forniamo un servizio alla comunità, a costo zero".
M.V.