Vandali accaniti contro l’antica Badia

Vetri rotti a sassate e ogni tipo di spregio contro la chiesa che contiene una delle cripte longobarde più importanti d’Italia

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La chiesa della Badia è presa di mira dai vandali da oltre un mese: vetri rotti a sassate, pietre delle pareti smosse, escrementi di cane sbattuti sulla facciata, un’opera ripetuta e sistematica di oltraggio e di danneggiamento al bene architettonico più antico di Montale e a uno dei monumenti più amati dalla popolazione. Venerdì pomeriggio l’ultimo della lunga serie di atti vandalici: grosse pietre sono state scagliate sulla finestra della parte sinistra dell’abside. Un lancio ripetuto, perché tre grosse pietre sono state rinvenute insieme ai tanti frammenti di vetro tra le panche alla destra dell’altare. Un fatto analogo era accaduto pochi giorni prima ai danni di un’altra finestra sulla fiancata nord della chiesetta. In tutto sono state infrante le vetrate di quattro finestre, compresa una finestrella che dà sull’antica cripta di età longobarda dove il lancio di sassi ha rischiato di danneggiare le lapidi delle antiche tombe dei Covoni. Dalle finestre non sono state lanciate dentro la chiesa solo delle pietre, ma anche un lungo e pesante tubo di ferro, di quelli che sorreggono le recinzioni dei cantieri, che è stato scagliato come una lancia e, nel cadere all’interno, ha danneggiato un mobile. Anche la caduta dei sassi all’interno ha provocato ammaccature nelle panche in legno.

"Venerdì verso le 18 – racconta Sergio Melani (foto), uno dei collaboratori della parrocchia – sono venuto a controllare se era tutto a posto e ho visto l’ennesimo vetro rotto, abbiamo avvisato i carabinieri e dobbiamo chiamare i pompieri per far rimuovere i pezzi di vetro rotto rimasti sugli infissi, perchè non cadano successivamente". I danni non si limitano ai vetri rotti, ma riguardano anche le pareti perimetrali dell’edificio, dove sono state distaccate una serie di pietre poste a rinforzo della base delle mura. Sono state presentate già quattro denunce ai carabinieri di Montale, che stanno conducendo le indagini.

Gli autori di questi gesti incivili rischiano molto perché la chiesa della Badia è un monumento vincolato e il danno al patrimonio storico e artistico è disciplinato dall’articolo 733 del Codice Penale che stabilisce l’arresto fino a un anno e una sanzione di oltre duemila euro oltre al risarcimento dell’ingente danno provocato. E’ grande il turbamento nella comunità e specialmente nelle tante persone che frequentano la chiesa della Badia, un gioiello dell’architettura risalente all’ottavo secolo, con una delle cripte più significative dell’epoca longobarda in Italia.

Giacomo Bini