Vandali in azione, choc in centro: tombini contro una vetrina

Sono stati visti scappare due ragazzi con la testa coperta da un cappuccio

Polizia (archivio Castellani)

Polizia (archivio Castellani)

Pistoia, 9 ottobre 2018 - PRIMA hanno divelto due tombini lungo le strade poi ne hanno scagliato uno contro il vetro di una galleria d’arte, distuggendolo per poi darsi velocemente alla fuga. E’ stata una serie di rumori sospetti a turbare la serata di via Amati fra domenica e lunedì. Sul posto, allertati dai residenti, sono velocemente arrivate una volante della polizia e una macchina dei carabinieri, ma i responsabili si erano già volatilizzati.

E’ successo tutto in pieno centro storico, intorno alle ventidue, quando ancora molte persone erano sveglie e altre stavano rientrando da una serata passata al ristorante o a fare due passi all’aria aperta. Alcuni di coloro che, in quel momento, si trovavano in casa, raccontano di avere sentito dei rumori strani, come dei petardi scoppiati per strada. Si trattava, probabilmente, dei primi colpi assestati al vetro della galleria d’arte che un momento dopo sarebbe andato in frantumi. Uno dei residenti del palazzo antistante si è subito affacciato dalla finestra, vedendo un paio di persone, correre all’impazzata per imboccare il vicino vicolo dei Conti, con la testa coperta da una maglia con cappuccio. Inutile la corsa per cercare di raggiungere i due, che erano già lontani.

Scesi in strada, alcuni abitanti della via hanno iniziato a ricostruire quanto era appena accaduto. Hanno quindi subito visto le griglie di due tombini abbandonate lungo la strada, uno sradicato dall’angolo fra via Amati e via della Rosa. Il vetro della finestra più piccola della celebre galleria d’arte si trovava in frantumi e presentava quelle che sono sembrate delle piccole macchie di sangue. Secondo una prima ricostruzione sembra dunque probabile che gli autori della «spaccata» siano arrivati proprio dal lato di via Amati più vicino a via del Can Bianco, dal momento che l’altro versante della strada è chiuso, ormai da settimane, dalla presenza di un cantiere. Da qui già sapevano di poter scappare prendendo il piccolo vicolo dei Conti e, da qui, tornare in corso Fedi e fare perdere le proprie tracce.

Sempre secondo il parere di alcuni abitanti è più probabile il gesto sia da considerare un gesto vandalico che un tentativo di furto, anche considerato l’orario. Ma ogni ipotesi è aperta. Una volta sul posto gli agenti della polizia hanno raccolto alcune testimonianze degli abitanti che hanno segnalato la continua presenza, sia in vicolo dei Conti che nelle strade vicine, di gruppuscoli di giovani che gridano, imbrattano i muri e, talvolta, hanno spaccato bottiglie.