Filosofia, arte, scienza e teologia: "Per nutrire il corpo e la mente"

Ventotto appuntamenti per rispondere a un quesito antico: "Siamo quello che mangiamo?". Da Mancuso ad Augias, dalla chef stellata Bowerman all’antropologa Cottino, gli esperti a confronto .

Ventotto appuntamenti, cinque luoghi di dibattito diversi e un parterre di relatori e ospiti di assoluto prestigio chiamati ai "Dialoghi di Pistoia" non per fornire risposte, com’è nel profilo tradizionale del festival pensato da Giulia Cogoli e promosso da Fondazione Caript e Comune di Pistoia, ma per gettare il seme della riflessione, di una nuova consapevolezza. Inizia ufficialmente oggi, con l’apertura della biglietteria del Festival, il conteggio alla rovescia che porterà al 24 maggio, giorno numero uno della rassegna del contemporaneo che quest’anno si gioca sul tema "Siamo ciò che mangiamo? Nutrire il corpo e la mente". In cattedra alcuni degli esperti più autorevoli che condurranno il pubblico in una lettura dell’attualità sotto la lente delle diverse discipline, filosofia, arte, scienza, letteratura, antropologia, economia, teologia. Perché la questione del "mangiare" è quanto di più sociale l’umano possa conoscere.

Rapide coordinate del festival: si inizia il 24 maggio, si finisce il 26; tutti gli eventi, a eccezione dell’apertura, sono a pagamento con biglietti a prezzi decisamente popolari (3 euro le conferenze, 7 euro gli spettacoli), il corpo centrale della tre giorni risiede nelle conferenze, monologhi o interviste, della durata massima di sessanta minuti, con un’appendice serale a carattere teatrale. Parallelamente alla proposta per adulti, ve n’è un’altra destinata alla fascia 4-12 anni al polo Puccini Gatteschi articolata in laboratori e atelier artistici per intrattenere i più piccoli mentre babbo e mamma seguono i "Dialoghi". Qualche nome dalla lista dei relatori: la filosofa e scrittrice Michela Marzano cui è affidata l’apertura del 24 maggio in piazza Duomo sul tema "Di cosa hanno fame oggi i giovani?", l’empatico e apprezzato divulgatore scientifico Stefano Mancuso, fondatore della neurobiologia vegetale, su "Come fare a non mangiarsi la terra", l’ideatore del Last Minute Market Andrea Segrè che parlerà di spreco zero. E poi ancora: la traslazione dell’argomento alimentare in contesto spaziale con la professoressa Stefania De Pascale, lo storico ed ex ministro Andrea Riccardi, l’amato Corrado Augias destinatario del Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia per il suo impegno a diffondere cultura e lettura, lo psichiatra Vittorio Lingiardi, la chef stellata Cristina Bowerman e il collega Tommaso Melilli, con l’antropologa Gaia Cottino a proposito di cavallette commestibili e nuovi (dis)gusti. Sua tra l’altro è la firma del nuovo libro della collana dei Dialoghi edita da Utet e in uscita il 21 maggio. Chiude uno degli ospiti forse più popolari, lo scrittore Antonio Manzini. Tutto il dettaglio è sul sito ufficiale, www.dialoghidipistoia.it

A presentare questa quindicesima edizione ieri il presidente della Fondazione Caript Lorenzo Zogheri, la direttrice del festival Giulia Cogoli con il consulente della programmazione Marco Aime e il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. Unanime l’apprezzamento per la qualità e lo sforzo utile a portare avanti questo intenso e corale lavoro di programmazione, assieme al ringraziamento per la squadra dei volontari, 400, a far salire il contatore dei giovani coinvolti in questi quindici anni a cinquemila. "’Siamo ciò che mangiamo’ – ha detto Aime -: abbiamo scelto la frase di Feuerbach non a caso, mettendo un punto interrogativo per aprire a più questioni. Alla base l’idea che il cibo è chiave di lettura sociale, di condivisione. Tutto ciò che è cucina racconta storie, esprime culture". "Raccogliamo il testimone della scorsa edizione – ha concluso Cogoli – che già gettò le basi per questa nuova edizione dei ‘Dialoghi’. Vogliamo ragionare col pubblico e con questo andare avanti".

linda meoni