REDAZIONE PISTOIA

Uno scontro ’storico’. Gobetti ospite in città: "Revisionista delle foibe": "Faccio solo il mio lavoro"

Ieri lo studioso ha tenuto un incontro in Provincia all’interno di "Scenari". Attacchi da destra: "Fuori dalle istituzioni". La replica: "Dico le cose come stanno".

Uno scontro ’storico’. Gobetti ospite in città: "Revisionista delle foibe": "Faccio solo il mio lavoro"

"Perché negli spazi della provincia si invita un revisionista della storia e un riduzionista dei fatti riguardanti le Foibe?". È la polemica avanzata da Matteo Pomposi di Gioventù Nazionale e da Niccolò Bergamini di Azione studentesca riguardo alla presenza di Eric Gobetti, intervenuto ieri al tradizionale convegno "Scenari del XX secolo" organizzato nelle sale della Provincia. "Si tratta di noto storico riduzionista delle Foibe e grande estimatore di Tito – fanno sapere in una nota i due rappresentanti dell’associazionismo di destra – autore del libro dal titolo ’E allora le Foibe?’, il principale saggio revisionista presente in Italia sul tema". Gobetti si trovava a Pistoia per un corso di formazione intitolato "Invasione, guerra civile e rivoluzione: la Jugoslavia nella seconda guerra mondiale", nel palazzo della provincia di Pistoia. "A pochi passi dal cippo in memoria dei nostri connazionali e del loro esodo istriano-giuliano-dalmata – aggiungono –. Riteniamo particolarmente grave che a tali soggetti vengano dati spazi istituzionali per mistificare la storia, osannare un dittatore sanguinario e denigrare le sofferenze del popolo italiano sopratutto all’interno dell’ambito scolastico e istituzionale. L’Istituto storico della resistenza e il presidente Marmo appoggiano le tesi di Gobetti? – si chiedono da Gioventù Nazionale Pistoia e Azione Studentesca Pistoia –. Vogliamo che Gobetti venga tenuto fuori dagli ambiti scolastici date le sue tesi revisioniste sulla storia del nostro paese". "Io non so come vengano scelti gli ospiti alla rassegna Scenari – ha ribattuto il presidente della Provincia, Luca Marmo – e non mi sento nemmeno in grado di fornire un giudizio puntuale. Senz’altro è stata una scelta tecnica".

A fronte delle polemiche emerse per la sua partecipazione all‘incontro, Eric Gobetti afferma che "tendenzialmente non non replica a chi ha posizioni antidemocratiche" ma che vale la pena ribadire che "sono solo uno storico. Ho affrontato onestamente il tema delle Foibe come tanti altri temi di storia su cui ho lavorato in più di 20 anni – afferma –. Non credo che le mie ricostruzioni su questo tema siano particolarmente diverse da quelle della maggior parte di studiosi e storici. Ne viene fatto invece un uso politico e mediatico che è un po‘ in contrasto con i risultati della ricerca storica. Chi mi muove queste obiezioni lo fa di fatto nei confronti della storia – aggiunge –, portando tutto nella propaganda politica. Il problema è questo: da una parte c‘è chi ne fa un uso propagandistico, criminalizzando la resistenza per scagionare il fascismo dalle proprie responsabilità, ovvero dall’aver scatenato la violenza e la guerra in quei territori, e dall‘altra c‘è invece un discorso storico su cui io mi trovo d‘accordo con tutti gli altri colleghi. E ancora, da una parte mi si dice che ci sono studiosi che dicono cose diverse dalle mie, ma sono gli stessi con i quali collaboro e sono citati nel mio libro. L‘altra argomentazione è che illustri politici democratici, come anche alcuni presidenti della Repubblica, hanno sostenuto ad esempio l‘uso del termine pulizia etnica, sbagliando, per definire le Foibe. E questo ovviamente non è un problema mio – conclude Gobetti –: io faccio lo storico, i politici fanno i politici e possono utilizzare quella vicenda raccontandola diversamente per ragioni politiche ma non è una cosa su cui io posso influire. Il mio compito è quello di studiare la storia e raccontarla".

Acerboni-Fisicaro