REDAZIONE PISTOIA

Una vita di impegno politico e sociale Tutta la città piange Giorgio Bertinelli

Padre dell’ex sindaco Samuele, era stato consigliere e assessore. Fu alla guida della Cna e della Legacoop Toscana e nazionale . Il ricordo di Pagliai: "Uomo coraggioso, dall’intelligenza vivace".

Una vita di impegno politico e sociale Tutta la città piange Giorgio Bertinelli

E’ immenso il lutto che ha colpito la famiglia dell’ex sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli. La mattina di sabato 22 luglio, a soli 72 anni, è morto il padre Giorgio, protagonista di una lunga e appassionata stagione politica nella nostra città. A renderlo noto, a esequie avvenute e onorando le volontà del padre, sono stati i suoi figli, Samuele ed Elisa, con un breve, toccante e intenso messaggio sui loro profili di Facebook, immediatamente invasi da migliaia di messaggi di vicinanza e affetto. La famiglia aveva già salutato Giorgio con una cerimonia strettamente privata che si è svolta domenica 23 luglio. E sempre nel rispetto delle sue volontà, oggi la salma sarà cremata e le ceneri affidate al luogo che Giorgio Bertinelli amata di più, Torri, nel comune di Sambuca Pistoiese, dove era nato. Dopo la maturità tecnica, Giorgio aveva frequentato la facoltà di Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze. Era stato dirigente della Cna provinciale di Pistoia dal 1975 al 1977, poi segretario regionale della Cna Toscana. La sua carriera politica era iniziata nel 1975, quando venne eletto consigliere comunale a Pistoia. Sempre in quegli anni, e fino al 1981, aveva anche ricoperto la carica di segretario della federazione provinciale del Partito Socialista Italiano. Quando il sindaco era Vannino Chiti, Giorgio Bertinelli fu nominato assessore alle finanze e allo sviluppo economico. Poi divenne responsabile economico del comitato regionale del Psi. Negli anni Novanta entrò a far parte della Legacoop Toscana, assumendo il ruolo di vicepresidente e poi di presidente nazionale. Poco dopo fu nominato nel Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. Dal 2000 al 2004 aveva fatto parte del consiglio di amministrazione di Unioncamere Toscana. Giorgio Bertinelli lascia una traccia indelebile nella sua famiglia e nella comunità pistoiese. Era stato in prima fila durante le campagne elettorali che prima consacrarono il figlio Samuele sindaco di Pistoia e poi lo videro sconfitto per il secondo mandato. Ma c’è stato anche l’arrivo dei nipotini e una dimensione del tutto diversa da quella di politico impegnato per il territorio, quella cioè di un nonno amorevole. La sua morte suscita un sentimento di lutto profondo in tutti coloro che lo hanno conosciuto e che con lui hanno condiviso, negli anni, l’attività politica e amministrativa.

"Quando Giorgio, nel 1967 – ricorda il consigliere comunale Giampaolo Pagliai – , si avvicinò alla Federazione dei giovani socialisti, aveva 16 anni. Era il figlio minore del socialista Alessandro Bertinelli e il fratello di Vasco. Percepii subito la sua intelligenza vivace, il suo coraggio, la sua voglia di fare, lo sentivo come un fratello minore. La sua vita è stata tutta dedicata all’impegno politico e sociale, permeato dalle radici profonde del Socialismo. Da qualche tempo la malattia aveva spento la sua tenacia battagliera. Ciao Giorgio, allievo, amico e compagno di ideali e di lotte". A Samuele, e a tutta la sua famiglia, le più sentite condoglianze della nostra redazione.

Michela Monti