
Un secolo di dolcezze I Gori da cento anni tra pasticcini e gelati "Serve amore per il lavoro"
Era il 1921 quando Giulio e Cesare lasciarono il borgo de Le Fornaci, nella periferia di Candeglia, per andare a cercare fortuna in Montagna. Da allora sono passati ’appena’ 100 anni e qualche spicciolo. All’epoca Giulio faceva il muratore alla Smi e Cesare riusciva a dare vita a una panetteria proprio nel centro di Maresca. La storia racconta che Giulio si sposò con Natalina Bartolini che scese in paese proveniente da Case Paradiso, per amore di questo giovane arrivato dalla pianura. Cesare venne a mancare prematuramente e fu Giulio a prendere in mano le pale e il destino del forno spostando però l’attività in via Gavinana. Nel 1930 l’immobile fu venduto per comprare un terreno su cui costruire il fabbricato che cento anni dopo, ospita ancora l’attività di famiglia. Con il passare degli anni l’operosità passa nelle mani di Marcello che inizia a lavorarci assieme alle sorelle Maddalena e Maria Luisa e, in tempo di guerra si amplia e trasforma in forno e vendita di generi alimentari. Una gestione particolarmente sensibile nei confronti della complicata situazione dell’epoca fa diventare il negozio punto di riferimento per i paesani che potevano contare sulla fiducia dei gestori e comprare a credito.
Dopo Marcello spetta a Enzo e alla sorella Nicla prendere in mano l’attività di famiglia, dopo il matrimonio di lei, nel 1961, Enzo continua in solitudine fino a quando viene affiancato dal fratello più giovane, Piero, avvenuto nel 1972. I due decidono di gestire l’attività dividendosi i compiti, Enzo si occupa della pasticceria. Quando nel 1969 si sposa, la moglie Bruna diventa parte dell’attività. Arriva il momento in cui il negozio di generi alimentari abbandona il commercio e rimane in vita solo la produzione e la vendita di pasticceriagelateria, la quale attualmente è divenuta una vera e propria calamita per attrarre escursionisti che, la cosa si è ripetuta con frequenza, vengono in paese proprio attirati dall’ormai mitico "gelato del Gori", tutti in provincia di Pistoia, ma anche ben oltre, lo conoscono. Nel 1975 si aggiunge la cioccolateria, ed Enzo è il maestro cioccolatiere.
Così è passato un secolo da quei giorni in cui i fratelli salutarono il paese natio e, dall’inizio di questa bella storia si contano in ben più di un centinaio i figli d’arte formati alla "scuola di Enzo e la Bruna" che, continuano a dispensare dolcezza ai marescani come agli avventori e a tutti quelli che vengono proprio per gustare le loro prelibatezze. "Prosegue così la saga di una famiglia che è ormai una leggenda del bel borgo montano – ha commentato l’assessore al turismo, Clio Cinotti – ed è di per se un fatto incredibile, che già dal 2021 ha iniziato il secondo secolo di attività. Un orgoglio per tutta la comunità. Ieri la consegna di una targa dal Comune e dalla Confcommercio PIstoia Prato, poi via libera ai ricordi e agli aneddoti, che Enzo e Bruna conservano in gran quantità nel loro archivio della memoria. Alla domanda quale sia il segreto di un successo lungo un secolo Enzo risponde: "Ci sono tre condizioni obbligatorie e una necessaria, la prima è l’amore per il proprio lavoro, la seconda l’amore per il proprio lavoro, la terza l’amore per il proprio lavoro e quella necessaria l’amore per il proprio paese. Faccio ancora lo stesso berlingozzo che faceva mio nonno. E tutto con prodotti a km zero, di queste parti. Per me è un orgoglio, come il fatto di aver scelto di stare a Maresca, dove sono nato".
Andrea Nannini