Un nuovo macchinario al Centro Trasfusionale Il prezioso dono Ail: per i malati è un salvavita

E’ un incubatore per la produzione di piastrine. Un aiuto per le emergenze . e le terapie oncologiche

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Un incubatore piastrinico è entrato in funzione al Centro Trasfusionale di Pistoia grazie alle sezione provinciale dell’Ail (Associazione Italiana contro le leucemie, linfomi e mielomi). Dall’inizio di settembre l’incubatore piastrinico è già operativo nella struttura del Ceppo.

"Con questa donazione – ha dichiarato il dottor Daniele Berretti, direttore della struttura di Immunoematologia e medicina trasfusionale degli ospedali di Pistoia e Pescia- è ora possibile conservare il sangue raccolto al Ceppo a temperatura controllata; il sangue così conservato, viene poi inviato all’officina trasfusionale all’ospedale fiorentino San Giovanni di Dio, struttura che valida e trasforma in emocomponenti gran parte del sangue raccolto in azienda e che così può essere utilizzato per la produzione di piastrine a fini trasfusionali. In questo modo - ha proseguito il medico - si ricavano i cosiddetti concentrati piastrinici da Pool, importantissimi e salvavita nelle emorragie da piastrinopenia o piastrinopatia, fondamentale anche nella gestione dei pazienti che fanno chemioterapia al fine di gestire le fasi in cui il midollo riduce la produzione di piastrine. Un emocomponente insomma, che permette la gestione di pazienti emorragici critici, ma che entra anche nella routine della medicina trasfusionale".

Il direttore del dipartimento Medicina di Laboratorio dottor Franco Vocioni ha espresso: "Un grazie all’Ail di Pistoia e Valdinievole Odv onlus alla sensibilità del suo presidente, Elisabetta Meacci dei consiglieri e di tutti i volontari, abbiamo migliorato i livelli di assistenza a chi necessita di terapia di supporto trasfusionale".