Un brutto risveglio quello degli abitanti di Prunetta, che hanno visto andare in fumo le loro aspettative sulla riapertura a tempo pieno dell’ ufficio postale. Anche il sindaco Luca Marmo è rimasto stupito per il cartello "immobile in vendita" che è stato affisso da Poste Italiane all’ex ufficio del paese e, in un suo post social lascia trapelare tutta la sua amarezza: "Viene fatto di domandarsi... che sia la risposta di Poste all’iniziativa congiunta di cittadini e istituzioni, tenutasi non più di un mese fa, che ne chiedevano a gran voce la riapertura? Se è così la risposta mi pare come minimo sgarbata. Oppure sarà una di quelle situazioni, tipiche nelle grandi organizzazioni, dove la mano destra non sa cosa fa la sinistra? Come Amministrazione, per le vie brevi, abbiamo appena richiesto un incontro urgente per affrontare il tema".
Era il tre dicembre dell’anno appena trascorso, quando si dettero appuntamento: il sindaco del Comune di San Marcello Piteglio, Luca Marmo, il vicesindaco Giacomo Buonomini e a una folta delegazione di sindacalisti, assieme agli abitanti di Prunetta, per chiederne la riapertura. Il dover raggiungere altre località per accedere a servizi fondamentali è un problema per gli abitanti e per le molte attività che esistono. Anche il consigliere regionale Marco Niccolai era intervenuto, complimentandosi per la concretezza delle proposte e la combattività dei numerosi intervenuti. Evidentemente tutto questo non è bastato a Poste Italiane che ha deciso comunque di vendere l’immobile, per certi versi "decretando" la chiusura definitiva della loro attività a sostegno dei cittadini di Prunetta.
"Direi che c’è stata sorpresa, dopo l’iniziativa del mese scorso, che poste abbia risposto con un cartello – aggiunge Marmo –. Detto questo, le interlocuzioni di queste ore, riferiscono della volontà di poste di avviare una fase di interlocuzione organica con il Comune in cui anche l’ufficio di Prunetta sarà parte delle valutazioni insieme con gli uffici attualmente aperti". Sul tema abbiamo contattato anche Poste Italiane, che ha confermato l’autenticità del cartello relativo alla vendita dell’immobile.
Andrea Nannini