"Tutta la città è più povera senza Caffetteria Marini"

Le reazioni dopo l’annunciata chiusura del locale. E Tosi attacca sull’accoglienza

"Tutta la città è più povera  senza Caffetteria Marini"

"Tutta la città è più povera senza Caffetteria Marini"

Non sono mancate le reazioni alla notizia della chiusura della della storica Caffetteria Marini. "Una ferita per i lavoratori, una ferita perdere uno spazio. Pistoia è più povera", dice Marco Leporatti, presidente del comitato Nessuno tocchi Marino. "Una sconfitta per tutta la città", gli fa eco l’ex assessore dem Tommaso Braccesi. Più articolato l’intervento di Paolo Tosi, consigliere comunale del Partito Democratico, che non risparmia critiche sulla dimensione turistica della città. "Una ferita per il nostro centro cittadino, mentre la Giunta cerca nuovi alibi. Mi associo all’auspicio di molti per la sua riapertura, per tutto quello che rappresenta, per il valore aggiunto che ha rappresentato e che spero possa continuare a rappresentare – commenta Tosi –. Accanto alla tristezza del Museo Marini chiuso, adesso anche la Caffetteria. L’ennesima chiusura che la politica non può più ignorare perché è la conferma di una tendenza preoccupante". Ma il consigliere Pd ha anche evidenziato come secondo lui manchi un progetto e una visione complessiva o un’idea in grado di promuovere il centro storico e che ci sia bisogno di una politica di rilancio che sappia valorizzare sia la componente culturale e di eventi, che di shopping e di svago.

"Se persino le guide turistiche lanciano un grido di allarme l’amministrazione non può continuare ad essere inerme –prosegue –. Sant’Andrea aperto a singhiozzo, San Giovanni soffocato dalle auto, il Battistero aperto solo nel weekend (in realtà attualmente l’unico giorno di chiusura settimanale è il martedì, nda). Vuole questa Amministrazione interloquire con la Diocesi per valorizzare a pieno i tesori della nostra città? Un turista a Pistoia rischia di non vedere il pulpito di Giovanni Pisano a Sant’Andrea né la Visitazione di Della Robbia a San Giovanni". E ancora: "Per quale particolarità in Toscana si dovrebbe scegliere oggi Pistoia? Visto che i suoi tesori non sono perlopiù visitabili, il Centro Storico non è valorizzato come dovrebbe, gli esercizi commerciali chiudono e ci sono soltanto eventi culturali e mostre di second’ordine", critica Tosi, che ipotizza che questo porti ad essere ininfluenti nel circuito turistico regionale, "persino il Giardino Zoologico sembra distaccato dalla realtà pistoiese eppure rappresenterebbe un punto attrattivo in grado di arricchire l’offerta locale. Il nostro centro storico – conclude il consigliere – si merita di essere pensato dall’amministrazione comunale come un luogo in grado di offrire ai turisti, ma soprattutto ai propri cittadini la possibilità di viverlo come polo attrattivo e socializzante".

Gabriele Acerboni