
All’Abetone ci sono stati i primi segnali di risveglio anche sul fronte dell’accoglienza, probabilmente frutto dei primi fiocchi di neve scesi sulle vette. In realtà si è trattato di un misto di neve e grandine leggera ma vedere le cime imbiancate ha dato quel tocco di suggestione che rende ancora più affascinante questo inizio d’inverno.
"C’è interesse per la nostra montagna – sottolinea Clarissa Tonarelli dell’Albergo Primula – si avvertono i segnali di una prima, timida ripresa. Normalmente la prima nevicata accende l’interesse delle persone, infatti sono iniziate ad arrivare le prime telefonate, magari per Natale o Capodanno, altre per periodi più lunghi, comunque è presto per parlarne, qualcosa inizia a muoversi ma per capire veramente cosa succederà aspettiamo che la situazione prenda una forma più definita; lo scorso anno di neve n’è venuta troppa e tutta assieme, quest’anno auspico ci sia un maggior equilibrio, speriamo in un ritorno alla normalità. Certo questa spolverata odierna è un segnale accattivante, niente di che ma fa ben sperare. L’interesse si è risvegliato e noi daremo il massimo per garantire l’accoglienza adeguata. L’offerta che Abetone è in grado di mettere a disposizione è ampia e variegata, se il Covid allenterà la presa le persone che verranno da noi non resteranno deluse, il paese è pronto".
Davide Gavazzi dell’Hotel Regina si spinge oltre: "I segnali mi sembrano positivi, si è già vista tanta gente in cerca di case da affittare, lo scorso fine settimana il paese era pieno e, dopo due anni problematici, c’è voglia di tornare alla vita normale, sicuramente non mancherà qualche restrizione e ci sarà l’obbligo del green pass, ci daranno nuove regole, ma noi siamo pronti a rispettarle e applicarle. Abbiamo maturato un’esperienza che ci permette di operare con tranquillità. È ancora presto per parlare di obbiettivi e risultati perché il telefono inizia a squillare con una certa continuità solo dai primi giorni di dicembre. Già ora però si colgono segnali positivi, il fatto che si sia vista la prima neve è di buon auspicio". Buoni segnali sono arrivati anche dalla fiera di Modena: "Sì, mi dicono che c’è stato molto interesse – sottolinea ancora Gavazzi – quindi non rimane che aspettare la neve in quantità sufficiente per aprire gli impianti e poi dare il via alla stagione sciistica, ma non solo. Ci stiamo preparando fiduciosi, continuando a investire, magari a piccole dosi ma nella convinzione che la stagione darà i suoi frutti. La vera incognita è il Covid. Le foglie sono già cadute e la tradizione recita: quando nevica sulla foglia si rimane con la voglia. Quindi quest’anno, se la saggezza popolare sarà rispettata, avremo un’ottima stagione".
Andrea Nannini