Turchia, un ragazzo estratto vivo dalle macerie

Fra i cinquanta vigili del fuoco Usar c’è anche il pistoiese Spagnesi: tutti al lavoro insieme ai sanitari tra i resti dei palazzi crollati

Turchia, un ragazzo estratto vivo dalle macerie

Turchia, un ragazzo estratto vivo dalle macerie

Ore sei del mattino. Un C130 dell’Aeronautica militare tocca terra dopo esser partito la sera prima da Pisa. È un’alba di dolore ad Adana, Turchia, diretti verso le città che non esistono più dopo le violente scosse di terremoto che nella notte tra domenica e lunedì hanno colpito in piena notte il sud-ovest del Paese. A bordo di quel C130, nel contingente dei cinquanta vigili del fuoco dei team Usar (Urban Search and Rescue, ricerca e soccorso in ambito urbano) di Toscana e Lazio c’è anche un pistoiese. È Matteo Spagnesi, 49 anni, da più di vent’anni in forze a Pistoia. A lui e ai colleghi il difficile compito, tanto fisico che psicologico, di condurre ricerche in profondità negli edifici crollati nella speranza di poter ritrovare qualcuno ancora in vita. Un tipo di operazione speciale poiché andrà a compiersi in scenari assai complessi, di distruzione totale, laddove si siano verificati crolli strutturali.

Si tratta al momento dell’unico team di italiani presenti sul posto, che comprende oltre ai vigili del fuoco anche undici sanitari e sei unità del dipartimento della Protezione civile. L’ultima esperienza simile per Spagnesi nel 2019, in occasione del sisma che colpì il nord dell’Albania; una tragedia anche quella, che causò 51 morti e tremila feriti (con quattromila sfollati). Prima ancora negli anni le missioni a L’Aquila, Reggio Emilia e Amatrice, sempre pronto a portare a termine al meglio ogni intervento e ogni volta nuovi racconti di dolore da riportar con sé a casa. "Abituarsi è impossibile, inumano – raccontò al nostro giornale all’indomani del rientro dal Paese delle Aquile –. A volte chiudi gli occhi e anche se sei a casa rivedi tutto come se fossi lì. L’eccezionale preparazione e lo studio che ci portiamo dietro ci aiuta in qualche modo a vincere certe emozioni. Naturale però che queste a un certo punto del percorso riemergano: la paura ci appartiene come a qualsiasi altro essere umano. Non siamo eroi, siamo solo persone preparate. E i vigili del fuoco italiano lo sono certamente a livelli direi impareggiabili nel mondo".

Da ieri il team Usar dei vigili del fuoco, insieme ai nuclei cinofili, è impegnato ad Antiochia per le ricerche di dispersi sotto le macerie di una palazzina di cinque piani completamente crollata. Complessa anche l’attività dei sanitari. "Stanno lavorando da ore su due palazzi di cinque e sette piani ridotti a un cumulo di macerie. Hanno trovato diversi morti, ma anche un ventenne ancora in vita, ma incastrato sotto le macerie. È da oltre quattro ore che stanno cercando di tirarlo fuori, ma la situazione è molto delicata", racconta Piero Paolini, responsabile di Cross e Maxiemmergenze di Pistoia che è in contatto con i due medici e i sette infermieri arrivati ieri sera sul posto. "Gli operatori mi hanno parlato di un disastro immane e di una grande necessità di aiuto – aggiunge –. Loro staranno lì fino a domenica, poi manderemo altre persone a dare loro il cambio". In tarda serata la notizia che il giovane è stato salvato.

l.m.