
"Ho sentito gridare, gridare forte aiuto". Lucia abita proprio davanti a via Fiorentina e quelle grida disperate le ha ancora in mente. Erano le 8,30 del mattino quando un tragico incidente ha strappato alla vita Leonardo Michelozzi, 22 anni. Il ragazzo in sella alla sua moto si stava recando a lavoro. Si occupava di grafica per uno studio di Pistoia. Una strada che percorreva ogni mattina in sella alla moto che amava tanto, e in sella alla quale ieri mattina lungo quel dirizzone fra Olmi e Barba, ha trovato la morte.
Da una prima ricostruzione il 22enne stava viaggiando in direzione di Pistoia per recarsi nello studio di grafica dove da poco aveva trovato un posto. Al lavoro stava andando anche l’altro giovane che era alla guida dell’auto coinvolta nell’incidente e che sembra stesse attraversando via Fiorentina per entrare nel parcheggio dell’azienda Cieffe Filati. L’impatto è stato tremendo, il corpo del giovane è rimasto a terra, immobile. La moto, una Ducati Monster, invece ha proseguito la corsa per un centinaio di metri prima di adagiarsi su un fianco, al lato della strada. Nessun segno di frenata a terra, un impatto violento e mortale. I soccorsi sono stati immediati: sul posto Croce Rossa di Quarrata, automedica di Agliana, carabinieri e polizia municipale di Quarrata. È stato allertato che l’elisoccorso Pegaso, ma purtroppo per il giovane quarratino non c’è stato niente da fare. Saranno le indagini a sciogliere i dubbi. La notizia della morte del giovane molto conosciuto nella zona, è passata velocemente di telefonino in telefonino. In via Fiorentina ieri mattina sono accorse subito numerose persone. Dall’altra parte della strada un gruppetto di giovani fissa la moto. Sono gli amici di una vita, quelli che fino alla sera prima avevano condiviso tutto con Leonardo. "Ancora non ci credo. Non mi sembra vero". Parlano a voce bassa, l’aria gelida di fine novembre cristallizza un dolore che a 20 anni è troppo forte per essere compreso. "Un amico mi ha detto di aver visto la moto a terra, la targa gli sembrava quella di Leonardo e mi sono precipitato qui". Poi la tragica scoperta. Uno, due, tre in poco si radunano sul luogo dell’incidente: sono come uno scudo per l’amico che non c’è più. È come se fossero lì per proteggerlo dai curiosi e da un destino crudele. "Leonardo i motori li conosceva bene, è da quando aveva 10 anni che li guida", dice l’amico fraterno. "La moto è intatta non ha nemmeno un graffio, ma com’è possibile tutto ciò?". Residenti, lavoratori, passanti si fermano per cercare di comprendere come sia potuto accadere ua tragedia simile. "Questa strada è un cimitero, abito qui da 76 anni lo sa quanti ne ho visti?", commenta Alfredo, mentre scuote la testa dai capelli bianchi.
Sull’asfalto di via Fiorentina resa a senso unico alternato per permettere la rimozione dei mezzi, c’è la moto riversa a terra, l’auto ha soltanto una ammaccatura nella parte posteriore destra. I rilievi della polizia municipale di Quarratata aiuteranno a chiarire la dinamica. Sull’asfalto accanto all’auto ci sono ancora le garze utilizzate dai sanitari per le prime disperate manovre di rianimazione, purtroppo inutili. Troppo forte L’impatto, il cuore di Leonardo ha smesso di battere subito dopo quel tremendo scontro.
Silvia Bini