ALESSANDRO BENIGNI
Cronaca

Taxi a Pistoia, disservizi e carenze "Troppe cose che non funzionano"

La denuncia di C onfcommercio e Federalberghi: "Problemi per chiamare, scarsa copertura, poche licenze"

I problemi legati al servizio taxi contribuiscono a uno scenario penalizzante per le strutture e in generale per il turismo e la città

I problemi legati al servizio taxi contribuiscono a uno scenario penalizzante per le strutture e in generale per il turismo e la città

Pistoia, 25 maggio 2024 – Un’emergenza-taxi a Pistoia? È quello che sostengono Confcommercio e Federalberghi, che hanno alzato la voce mettendo nel mirino una serie di problematiche. "A Pistoia i disservizi legati ai taxi continuano a moltiplicarsi e, ormai cronicamente, il lavoro che le attività ricettive svolgono per accogliere i turisti è minato da questa dinamica – attacca Veronica Bozzi, presidente di Federalberghi di Pistoia e Montagna pistoiese –. Servono rimedi urgenti".

Le lacune evidenziate, diverse e tutte impattanti, sono diventate oggetto di due richieste inviate all’Amministrazione. Ma per il momento i problemi restano. "Da tempo – aggiunge l’esponente di Confcommercio – abbiamo fatto notare come il servizio sia carente specialmente nelle ore di punta e durante l’alta stagione, uno scenario che si aggrava ulteriormente in un periodo di crescente affluenza turistica. Oltre a questo, i due call center che dovrebbero essere sempre attivi (Taxi Amico e Radio Taxi Pistoia) di fatto non funzionano e occorre sempre fare affidamento ai contatti diretti con i tassisti, con i numeri privati".

Ma non è tutto. Gli operatori turistici lamentano anche il fatto che non vengano accettate prenotazioni, neppure il giorno prima, e segnalano che spesso il tassista chieda all’albergatore dove intende recarsi il cliente. "Oltre a tutto questo – prosegue – è molto frequente che vengano fatte selezioni sulle tratte, corredate da mancata disponibilità per alcune o da tariffe proibitive, con cancellazioni o mancate presentazioni del tassista dell’ultimo minuto. Inoltre, in caso di emergenza, il servizio va subito in affanno".

Quello che si materializza è dunque uno scenario alquanto penalizzante per le strutture e in generale per il turismo e per la città tutta. "Per rimediare occorre in primis garantire il funzionamento dei due call center, da utilizzare come unici punti di riferimento per le prenotazioni – conclude Bozzi –. Parallelamente, considerato il numero crescente di turisti che la città accoglie ed accoglierà, è necessario aumentare il numero delle licenze, fermo da anni a 16 unità. Si tratta di scelte non più rimandabili".