Tari, i nodi al pettine "Imprese da tutelare"

Confcommercio chiede che l’inefficienza di gestione non ricada sugli operatori già duramente provati

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"Le inefficienze nella gestione dei rifiuti non possono tradursi in aggravio ulteriore sulle spalle delle aziende e dei cittadini contribuenti: serve iniziare ad immaginare nuovi investimenti e modalità compensative per attutire il peso della Tari". Lo dice Confcommercio Pistoia e Prato, intervenendo a ridosso del pagamento del saldo di dicembre.

"Le aziende che operano nei nostri segmenti – prosegue la nota – hanno avuto modo di dimostrare tutta la forza trainante del terziario con continuità crescente, incidendo positivamente, dal commercio al turismo, fino ai servizi, sul benessere economico e sociale del territorio. I dati del Pil territoriale dell’ultimo semestre confermano questa inequivocabile tendenza. Sono riemerse con difficoltà dal complesso periodo pandemico e adesso stanno attraversando ostacoli altrettanto imponenti, a causa dei rincari dell’energia e delle materie prime".

Ecco perché, secondo Confcommercio Pistoia e Prato, la fase che si apre dovrebbe servire per infondere nuova linfa a queste aziende, invece di rallentarle ulteriormente. "L’aumento della tariffa, connesso ad una gestione dei rifiuti non all’altezza, determina un peso che le nostre aziende non possono più sostenere. Crediamo fermamente – l’associazione aggiunge nel suo accorato intervento – nella necessità di investimenti strutturali per calmierare i costi e produrre valore nel lungo periodo. Nel frattempo, però, è urgente arginare il problema contingente: misure di sostegno di carattere pubblico, ipotizzabili con una modalità compensativa, potrebbero rivelarsi un sostegno vitale per l’intero tessuto economico locale".

red.pt.