Tari, aumento del 10 per cento Agevolazioni per le imprese "Puntiamo sulla differenziata"

Il vicesindaco Gorbi: "Gli aumenti sono in linea con quelli degli altri Comuni della provincia". I commercianti che apriranno un’attività nel borgo mediovale saranno esenti per i primi tre anni.

"Abbiamo cercato di gravare il meno possibile sui bilanci delle famiglie. Gli aumenti sono a ogni modo in linea con quelli praticati dagli altri Comuni della provincia, quando non più bassi". Il vicesindaco e assessore ai tributi Federico Gorbi (in foto) ha così presentato in consiglio comunale le tariffe della Tari per il 2023, che prevedono un aumento medio del 10,8% per le utenze domestiche e del 6,8% per le utenze non domestiche. Nella stessa seduta è stato inoltre approvato anche il nuovo regolamento per l’applicazione della medesima tariffa, mentre sono state confermate le scadenze dei pagamenti in tre "tranche" al 30 giugno, 30 settembre e 3 dicembre.

"L’incremento della tariffa non è dovuta alla volontà del Comune – ha spiegato Gorbi, ricordando come gli aumenti tariffari siano stati previsti nel piano economico finanziario di Ato Toscana Centro al quale la giunta si era opposta – e purtroppo comprendiamo bene che andrà a pesare sul bilancio delle famiglie e delle aziende. Ben consapevoli delle difficoltà, abbiamo cercato di agire con la massima prudenza, usando un sistema di pesi e contrappesi che vada incontro alle esigenze di tutti".

L’amministrazione ha provato nel dettaglio a mettere in piedi anche una serie di agevolazioni per le imprese, reduci da un triennio comunque non facile (a causa della crisi sanitaria prima e dei rincari delle materie prime poi), in modo da ridurre l’impatto dell’aumento. Con un occhio a Serravalle "capoluogo": i commercianti intenzionati ad avviare un’attività all’interno del borgo medievale saranno a esempio esentati dal pagamento della Tari per i primi tre anni. Un’agevolazione direttamente legata al rilancio del luogo in chiave turistica, sul quale la giunta Lunardi punta particolarmente. Il dato positivo riguarda almeno la raccolta differenziata, che con l’83,82% di rifiuti riciclati (secondo gli ultimi dati dell’Arr) pone Serravalle fra le realtà più virtuose della provincia. "Dobbiamo proseguire sulla strada della differenziata e del riciclo – ha concluso – per evitare che in futuro la tariffa aumenti ulteriormente".

Giovanni Fiorentino