
Monsignor Tardelli (Acerboni/FotoCastellani)
Pistoia, 27 maggio 2025 - Benedetta la sconnessione, per connettersi a qualcosa di più profondo, di più vero, anche per uscire dai luoghi comuni.
Un consiglio ai ragazzi, direttamente da Sant'Agostino, alla cui famiglia spirituale appartiene Leone XIV: "Noli foras ire, in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas". Monsignor Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia, lo ha parafrasato così per alcuni studenti dell'istituto Einaudi che ha incontrato nei giorni scorsi: "Non andare a cercare fuori. Rientra in te. Spengi per un attimo il cellulare e ascolta. Nel profondo del tuo cuore abita la verità".
È stato un confronto molto franco e Tardelli non si è sottratto alle domande: "Lei è sempre stato credente?" "È sbagliato affermare che la Chiesa si stia esponendo troppo poco sulla questione dell'inquinamento?" "Cosa ne pensa dell'ora di insegnamento della religione cattolica?". "Se dovesse lasciare un messaggio a chi si avvicina alla fede cosa direbbe?". "Secondo lei ci deve essere il crocifisso nelle scuole?". Sul crocifisso Tardelli si è fatto aiutare anche da De André:
"Il crocifisso fa pensare al dolore che c'è nell'umanità, allo smarrimento ma anche alla speranza. De Andrè nella canzone il Testamento di Tito dice "io nel vedere quest'uomo che muore, madre io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre ho imparato l'amore. Il crocifisso è l'immagine dell'umanità che soffre ma che può sperare."
Donata una medaglietta di Carlo Acutis a chi ha desiderato riceverla.
L'incontro si è svolto presso la sede dell’Istituto Fedi-Fermi, dove una classe ha chiesto di incontrare e conoscere Monsignor Fausto Tardelli. L’iniziativa è nata su richiesta diretta degli studenti che l'hanno fatta pervenire all'Ufficio scuola tramite il loro professore Giacomo Bettarelli.
Tardelli, accompagnato dal Direttore dell'Ufficio scuola Edoardo Baroncelli è stato accolto dal preside Graziano Magrini, da Giacomo Bettarelli, Elisa La Monaca, Raffaele Petrucci e Fabrizio di Palma.
Chi scommette sui giovani vince sempre, anche per costruire un mondo più umano e solidale: "Il compito che Gesù lascia alla Chiesa e a coloro che oggi credono in lui è di annunciare e testimoniare che tutti sono amati da Dio. Che tutti possono raggiungere la felicità, ma bisogna imparare ad amare."