Sulla rotta di Ulisse per difendere il mare

Lorenzo Cipriani e Valerio Bardi a bordo della Milanto46 sono i protagonisti dell’avventura "Art Odyssey" contro le plastiche

La navigazione dura ormai da circa un mese e ogni giorno che passa è meraviglia negli occhi che s’aggiunge: dal ricordo già interiorizzato della straordinaria tomba del tuffatore a Paestum, vero inno alla gioia di vivere, passando per le suggestioni suggerite dallo stretto di Messina, con l’affascinante leggenda di Scilla e Cariddi, o quelle evocate dai faraglioni di Acitrezza, la cui origine i secoli tramandano ebbe origine dall’ira di Polifemo. Un viaggio alle radici, alla storia che nel nostro Mediterraneo ancora pulsa forte, quello in cui si è imbarcato dal porto di Viareggio lo scorso 23 aprile il pistoiese Lorenzo Cipriani che a bordo della Milanto46 con l’immancabile compagno di viaggio Valerio Bardi – con lui Cipriani ha condotto l’impresa del giro del mondo in barca a vela sulla rotta dei venti elisei – è a capo dell’avventura "Art Odyssey". Vento e sole in faccia, acque cristalline in cui specchiarsi (e in cui tuffarsi), storia a ogni porto o scorcio naturalistico, ma anche e soprattutto una navigazione che ben si allaccia con l’attualità e le problematiche più stringenti dell’epoca che viviamo, l’ambiente.

Dopo esser stata investita del ruolo di testimonial del progetto "M’illumino di meno" per la trasmissione radio di Radio 2 Caterpillar durante il giro del mondo, ora Milanto solca le acque del Mediterraneo anche in veste di protagonista del progetto "Microplasmed", come racconta lo stesso Cipriani dalle acque di Zacinto. "Questo progetto di ricerca scientifica che conduciamo con il dipartimento di biologia dell’Università di Firenze prevede che in ogni luogo toccato si acquisiscano due campioni, uno dell’acqua del mare in quel tratto, l’altro prelevato dalle triglie di fango, pesci che vivono in acque profonde e che quindi meglio di altri possono essere intesi come sentinella dello stato di salute del mare, e poi trasferito in provetta in modo da conservarne intatto il dna. Al nostro ritorno il dipartimento, al quale consegneremo tutti e 26 i campioni previsti, studierà le quantità di microplastiche ma anche la presenza e la tipologia di microrganismi capaci naturalmente di disgregare le plastiche". n contributo che sarà importante per comprendere e combattere un vero disastro: per capirne la portata basta un dato, una stima, che per il solo Mediterraneo parla di 3.760 tonnellate di plastica galleggianti. Il tour cultural-scientifico toccherà poi Atene, le isole Sporadi, il mar di Marmara e quindi lo stretto dei Dardanelli, Istanbul, Rodi, Malta, poi la Sardegna e infine le Baleari dove l’arrivo è previsto per agosto prossimo. "Questo progetto si sta rivelando ancor più meraviglioso di quanto immaginato. Non c’è luogo che non suggerisca in modo straordinario passi dell’Odissea e arrivarci via mare significa rivivere l’atmosfera del mito". Art Odyssey si compone in tutto di dieci tappe. Per consultare la rotta e aggregarsi www.milanto46.com. Il progetto è interamente autofinanziato e le quote richieste consentono lo svolgimento sì del viaggio, ma anche del progetto di ricerca.

linda meoni