
"Con rammarico constatiamo che il sindaco Alessandro Tomasi ha scelto – ancora una volta – il silenzio. Alla nostra richiesta...
"Con rammarico constatiamo che il sindaco Alessandro Tomasi ha scelto – ancora una volta – il silenzio. Alla nostra richiesta del 21 maggio, formalizzata il 23, di esporre un telo bianco sulla facciata del Palazzo di Giano, aderendo alla campagna nazionale ’50.000 sudari per Gaza’, non è stata data alcuna risposta" Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono i tre gruppi di minoranza in consiglio comunale: Partito Democratico, Civici e Riformisti e Pistoia Ecologista Progressista.
"Sabato 24 maggio in tante città italiane, e in molti municipi, è stato esposto un drappo bianco, come i sudari che avvolgono le migliaia di vittime innocenti della Striscia di Gaza, per chiedere la fine immediata della strage perpetrata dal governo israeliano di Netanyahu. A Pistoia – aggiungono – ci si è trincerati dietro a scuse imbarazzanti ("non troviamo un telo bianco"), scegliendo così di non aderire a una giornata di umanità che ha attraversato tutta l’Italia.
Mentre il sindaco era impegnato a Prato per la propria campagna elettorale, non si è trovato il tempo di compiere un piccolo gesto di pace e di solidarietà".
"Eppure inizialmente una disponibilità trasversale c’era stata – ripercorre l’opposizione –: anche esponenti della maggioranza avevano manifestato apertura affinché la città, impegnata nei Dialoghi di Pistoia, dove in molti incontri si è ricordata la strage del popolo palestinese, apponesse un drappo bianco di umanità. Come gruppi di opposizione continueremo a chiedere che Pistoia si faccia interprete, con atti simbolici ma inequivocabili e anche con attività di cooperazione, dell’appello di milioni di cittadine e cittadini per il cessate il fuoco e la dignità e libertà del popolo palestinese", concludono.