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Succursale per il Salutati. Coinvolgere i privati per realizzazione e gestione

L’idea lanciata dal ministro dell’Istruzione Valditara durante la sua visita. Oggi alcune classi sono ospitate all’ex Settembrini di corso Matteotti.

Succursale per il Salutati. Coinvolgere i privati per realizzazione e gestione

"La Provincia di Pistoia, se fosse interessata, potrebbe rivolgersi al nostro ministero per realizzare una nuova sede succursale per il liceo Salutati, attraverso un’attività di project financing". A lanciare l’idea è stato il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, durante la visita appena avvenuta in città, dove ha potuto visitare l’istituto scolastico. Il liceo Salutati, ormai da tempo, sta conoscendo un grande boom di iscrizioni e questo, inevitabilmente, ha sollevato la necessità di trovare nuovi spazi per gli studenti. Alcune classi, al momento, sono migrate dalla sede di via Marconi all’ex Settembrini di corso Matteotti. Una situazione che non può proseguire oltre.

In attesa che, terminato il periodo elettorale, il consiglio provinciale possa valutare se realizzare o meno una sede succursale in project financing, vediamo di capire bene di cosa si tratta. Nel campo del project financing, la concessione con utilizzazione diretta dell’opera da parte della amministrazione concedente rappresenta forse la soluzione migliore. È stata studiata per poter applicare il project financing alle opere "fredde", ossia prive della potenzialità di creare flussi di cassa. In questi casi l’amministrazione pubblica gioca due ruoli: quello di concedente e quello di utente del servizio che l’opera genera. Il caso più comune è quello delle sedi uniche degli uffici comunali. Per esplicare le proprie attività istituzionali, infatti, l’amministrazione non necessita solo e soltanto di un edificio direzionale, inteso come opera a sé stante, ma piuttosto di un immobile funzionale utile nel corso del tempo, e, pertanto, ben mantenuto e gestito in ogni sua funzionalità (acqua, energia, calore e altri ambiti). Concedendo al privato la realizzazione dell’opera, l’amministrazione trova un interlocutore in grado di progettare, costruire e gestire l’opera, in cambio di un canone periodico che copre e remunera sia gli investimenti costruttivi, sia le attività gestorie. A differenza della concessione con ricorso al mercato, la concessione con utilizzazione diretta comporta per gli attori in gioco, sia pubblici sia privati, minori alee di rischio. Con una scuola, in ogni caso, sarebbero necessarie altre valutazioni, più approfondite. È davvero questa la soluzione migliore per fare fronte ai problemi del liceo Salutati? Serviranno approfondite valutazioni tecniche per dirlo, a partire dallo spazio effettivo necessario fino al terreno giudicato più adatto. Non ultima c’è anche l’effettiva volontà politica e la capacità di spesa della Provincia in un progetto simile.

Daniele Bernardini