Stop alle corse per i pendolari. Le proteste dopo i tagli dei bus

Modifiche da domani: "I giovani che scendono a Pistoia la domenica non avranno più un autobus per tornare in Montagna". La conferma dalla Provincia: "La Regione voleva tagliare 800mila chilometri" .

Si allarga la protesta per la riduzione delle corse del trasporto pubblico. I tagli, confermati dal presidente della Provincia, Luca Marmo e dalla consigliera delegata, Lisa Amidei, hanno mandato su tutte le furie i cittadini: "Ho saputo per caso stamani (ieri) che, da mercoledì 1 novembre Autolinee toscane toglierà alcune corse da San Marcello Piteglio a Pistoia e viceversa. Praticamente la mattina verranno tolte le corse che le persone prendono per andare a lavoro e ci ritroveremo stipati sugli autobus degli studenti. Attendo spiegazioni dal Comune, ma se così fosse non ho parole", scrive una residente di Maresca, mentre un’altra ha rincarato la dose: "La nostra montagna sempre più eclissata dai servizi. Se un ragazzino la domenica decide di scendere a fare una giratina a Pistoia, non ha il bus per rientrare a nessun orario pomeridiano. Sicuramente il disagio per chi deve andare a lavoro è ancora maggiore. Con 318 euro di abbonamento il viaggio per andare a scuola molti lo fanno in piedi". Dal primo di novembre inizia un periodo di sperimentazione di sei mesi, che però si preannunciano, complice la stagione invernale, un inferno per gli utenti.

"Il taglio ammonta a 670mila chilometri – hanno spiegato Marmo e Amidei – inizialmente la Regione aveva previsto 800mila chilometri. Riesce così a garantire la copertura delle corse per il comparto scuola e a limitare il disagio per le zone collinari. Il taglio attuale è ridimensionato rispetto al 2012. Erano già stati recuperati 300mila chilometri e oltre 130mila sono stati reinseriti il mese scorso, dopo incontri e ripetuti contatti con la Regione e i Comuni, presentando il quadro delle criticità che sarebbero potute emergere. Confermate le tratte scolastiche esistenti, anche se con qualche criticità dovuta prevalentemente al numero di automezzi nella disponibilità di AT".

Fratelli d’Italia, con il consigliere provinciale Andrea Tonarelli esprime il suo dissenso: "Fin dalla gara unica in Toscana Fratelli d’Italia si è opposto a questa ennesima linea politica di taglio di servizi ai cittadini. Le cosiddette aree interne, zone montane e aree periferiche, saranno quelle che subiranno i maggiori tagli. L’ennesima vessazione a danno dei cittadini grazie a una visione politica che ha un nome e un cognome chiaro: Pd e sinistra, che governano la regione da sempre, e che ormai da troppo tempo hanno perso la visione del territorio".

Andrea Nannini