Quarrata dà l'addio a Stefano Campagni: i suoi amici del volley lo ricordano

Alle 15, alla chiesa di Vignole, i funerali del 53enne ex pallavolista colpito da un infarto durante la raccolta delle olive. Il racconto del tecnico Athos Querci

Il suo Quarrata. Campagni è il quarto in piedi da sinistra

Il suo Quarrata. Campagni è il quarto in piedi da sinistra

Quarrata, 30 novembre 2017 - Quando meno te lo aspetti, all’improvviso un articolo in cronaca, da leggere tutto di un fiato sino a restarne senza. Con una lacrima che, lentamente, bagna il viso. La cronaca è quella de La Nazione, il “suo” giornale, per una notizia devastante per lui, che non è più, e per gli amici che restano, ancora sgomenti e attoniti. Increduli. Senza avere avuto il tempo di salutare o di proferire parola, Stefano Campagni è volato via, chissà dove, forse a trovare quella pace che in terra aveva avuto specialmente da sportivo.

Profondo dolore ha causato a Quarrata la morte di quest’uomo di appena 53 anni, colto da un infarto fulminante, a quanto è dato sapere (l’autopsia chiarirà le cause del decesso).

“Era stato tutta la mattina a raccogliere le olive con alcuni conoscenti – racconta il suo allenatore di gioventù, Athos Querci, uno dei decani dei tecnici pallavolistici pistoiesi –, poi, durante la pausa pranzo, era rimasto a mangiare da solo, nei campi, mentre gli altri erano tornati a casa. Al loro ritorno l’hanno trovato sdraiato, privo di vita. La triste, terribile notizia ha fatto velocemente il giro della città e dei social network, degli ambienti ove aveva lavorato (era un falegname, ndr) e di quelli sportivi.

Stefano era stato un ottimo giocatore di pallavolo della Polisportiva Quarrata: negli anni Ottanta aveva contribuito alla scalata dei giallorossi dall’ultima categoria alla serie C, a quei tempi la terza serie nazionale, in appena sette anni. Ma il fiore all’occhiello di Stefano era la vittoria del Campionato Regionale Under 18, nel 1981. Un incredibile successo ottenuto a spese delle formazioni dei settori giovanili di squadroni toscani di serie A, ove figuravano ragazzi che sarebbero arrivati a vestire persino la maglia azzurra della Nazionale. Una gioia che rammentava sempre, come se fosse di pochi giorni prima.

Anche per questo la sua morte, inattesa e rapida, ha gettato nello sconforto tutti i suoi compagni di squadra: perché Stefano voleva loro davvero bene e non perdeva occasione, anche a distanza di anni, di esaltarli. Sarà impossibile per me, per Claudio Melani, il dirigente accompagnatore, Andrea Turetti, Sandro Berti, Gary Barghini, Paolo Giabbani, Luca Pratesi, Fiorenzo Melani, Giacomo Bardi, Maurizio Chilleri e Nicola Gualtieri dimenticarne lo spirito, l’entusiasmo. Impossibile”.

Questo pomeriggio, con inizio alle ore 15, le esequie saranno officiate alla chiesa di Vignole, frazione del comune di Quarrata. Alla Croce Verde, a sfiorargli ancora una volta la mano, a osservarlo ripensando ai momenti belli, i compagni di squadra, gli amici di sempre e molta gente comune, colpita da una storia tanto normale quanto crudele. Consoliamoci: chi muore giovane è caro agli Dei. Da oggi Stefano giocherà in un campetto solo un poco più in alto del nostro.

Gianluca Barni