
Controlli Nas (foto repertorio)
Pistoia, 25 ottobre 2023 – Durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice delle indagini preliminari, Luca Gaspari, avrebbe ammesso di aver sottratto quei farmaci dagli ospedali nei quali ha lavorato, un comportamento di cui si sarebbe scusato e di cui avrebbe detto di essere pentito. Nel suo appartamento i carabinieri dei Nas di Firenze, insieme con gli uomini del Comando Provinciale, hanno trovato una piccola farmacia: Tachipirina, Bentelan, Argotone. Farmaci da banco, ma con l’etichetta che ne indicava la distribuzione interna all’ospedale.
Oltre a questo, però, ci sarebbero anche 24 fiale di medicinale a base di nandrolone, una sostanza stupefacente (rientrante nella tabella I del DPR 309/90). Per questo l’uomo, infermiere pistoiese di 51 anni, in servizio all’ospedale San Jacopo di Pistoia, è indagato per i reati di peculato e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Ieri mattina, i carabinieri dei Nas di Firenze, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della Direzione Antifrode di Roma, insieme ai militari del Comando Provinciale di Pistoia, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale interdittiva della sospensione dall’esercizio da un pubblico servizio per la durata di sei mesi, emessa dal gip del Tribunale di Pistoia, Luca Gaspari, su richiesta del sostituto procuratore Leonardo De Gaudio, che ha diretto le indagini. L’indagine pistoiese rientra in un’ampia attività, partita da alcuni mesi, di monitoraggio di alcune spedizioni doganali di sostanze psicoattive o anabolizzanti.
Gli elementi raccolti dagli investigatori hanno permesso di identificare l’indagato come possibile destinatario di diversi plichi importati dall’estero contenenti le sostanze anabolizzanti. Per questo, a giugno scorso, la Procura della Repubblica di Pistoia ha delegato l’esecuzione di una perquisizione personale e domiciliare. In casa, i militari hanno trovato 24 fiale medicinali a base di nandrolone (sostanza stupefacente rientrante nella tabella I del DPR 309/90) nonché numerose confezioni di farmaci da esclusiva distribuzione ospedaliera che, sulla base delle successive indagini condotte, risultavano provenienti da strutture sanitarie pubbliche della provincia di Pistoia. L’infermiere, infatti, ha lavorato anche nell’ospedale di Pescia, prima di entrare in servizio al San Jacopo.
I farmaci ospedalieri avrebbero avuto una scadenza ravvicinata e dunque, presumibilmente, potrebbero essere stati sottratti negli anni passati. L’uomo, che è rappresentato dall’avvocato Saverio Sebastio di Pistoia, avrebbe spiegato che le fiale erano destinate ad un uso personale, per supportare il suo allenamento intensivo in palestra, essendo un appassionato di fitness. Anche il quantitativo sarebbe compatibile con una "cura" della durata di un mese circa, che avrebbe fatto anche per superare uno stress post Covid. Inoltre, parte delle fiale sarebbe già scaduta e dunque inutilizzabile ai fini dello spaccio.
M.V.