ELISA VALENTINI
Cronaca

Sistemi biologici verso il fallimento

L'azienda porta i libri in tribunale: "Impossibile andare oltre"

Ilio Pisani

Piteglio (Pistoia), 12 marzo 2017 - Dopo anni di polemiche, speranze e vicissitudini gestionali, gli amministratori di Sistemi Biologici srl, che gestisce l'impianto di compostaggio di Tana Termini, hanno deciso di portare i libri in tribunale. «Il presidente del consiglio di amministrazione – spiega Ilio Pisani, componente dimissionario del cda dell’azienda – ha chiesto il fallimento in proprio della società al tribunale di Pistoia, cui spetterà nominare il liquidatore. La situazione dell’azienda non permetteva più la gestione da parte degli amministratori per mancanza di risorse e di personale. Situazione che tra l’altro non aveva permesso di adempiere completamente alla diffida della Regione che chiedeva di analizzare tutto il materiale presente nell’impianto e, in base ai risultati, allontanare la parte classificata come rifiuto, vendere il compost di qualità e riprocessare il rifiuto ancora trasformabile in compost certificato. Già lo scorso autunno era stata avanzata la richiesta di messa in liquidazione, ma il tribunale di Firenze non ha ancora provveduto alla nomina di un liquidatore».

«NON È DETTO però – prosegue Pisani – che l’attività dell’impianto non possa ripartire con nuovi soggetti che mettano nuove risorse sull’impianto. Alcune aziende interessate si erano già fatte avanti, ma non c’erano i tempi tecnici per condurre la trattativa visto che la situazione della Sistemi biologici non permetteva di andare avanti. Queste aziende potranno interfacciarsi col curatore e pensare al rilancio dell’impianto, magari attraverso l’utilizzo di tecnologie più aggiornate».

Intanto la Regione aveva già provveduto a sospendere l’autorizzazione all’esercizio dell’impianto e aveva diffidato la società a procedere alla bonifica del sito entro la fine di febbraio. Imperativo a cui la società, per evidenti motivi, non ha ottemperato. L’aspetto che ora preoccupa di più anche gli abitanti della vallata, come sottolineato nelle scorse settimane anche da Legambiente, è proprio la presenza di materiali fermi oramai dallo scorso luglio. Il timore è che si possano verificare dei danni ambientali, ad esempio per lo sversamento del percolato nel fiume. Nei prossimi giorni il socio di maggioranza Cosea Consorzio, che detiene il 51% della Sistemi Biologici, e gli enti competenti in materia dovrebbero incontrarsi per individuare una soluzione sostenibile per tutti, anzitutto per procedere alla bonifica del sito.