REDAZIONE PISTOIA

Senza il nome delle donne Viaggio toponomastico tra passato e presente

La condizione femminile attraverso la storia in un convegno al Bolognini. E sono poche le vie che sono state intitolate alle donne del territorio.

Mattinata al teatro Bolognini con gli studenti delle scuole superiori della provincia, per parlare delle conquiste sociali politiche ed economiche delle donne nel corso della storia con "Donne tra passato e presente: un viaggio dalla letteratura foscoliana alla toponomastica femminile e alla psicologia moderna". E’ stata presa in esame dal docente di lettere e scrittore Andrea Pellegrini la condizione della donna italiana nel XIX secolo così come l’ha descritta Ugo Foscolo nel suo saggio "The women of Italy", “prigioniera“ del sistema patriarcale e del matrimonio di convenienza. Ma che le donne storicamente siano sempre state considerate inferiori agli uomini è stato messo in evidenza anche dall’analisi della toponomastica a cura dell’esperta Laura Maria Candiani, con una scarsa percentuale (intorno al 6 %) di strade e luoghi dedicati a donne della società e del territorio. Allo psicologo Matteo Marini il compito di illustrare le dinamiche che caratterizzano i legami d’amore cosiddetti tossici ai ragazzi e ragazze presenti in platea, che hanno interagito con domande e commenti. Sul palco sono intervenute anche Anna Maria Celesti vicesindaco con delega alle Pari opportunità, Chiara Mazzeo Consigliera di Parità della Provincia e Miriam Valentino dell’Ufficio scolastico regionale. "Quando si studia la storia non si fanno mai nomi di donne eppure molte hanno dato un contributo importante alla società e altre sono state vittime di discriminazione. Non si studiano figure come Teresa Mattei, Lina Merlin, Rosa Oliva, Lidia Poet, Italia Donati, sconosciute alla maggior parte di voi" ha detto Chiara Mazzeo. L’incontro, organizzato dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Pistoia, con la Provincia, la consulta provinciale degli studenti, l’ufficio scolastico regionale e e l’associazione toponomastica femminile, è stato l’evento conclusivo delle iniziative dedicate alla giornata internazionale della donna. "Abbiamo deciso di non affrontare il mese dedicato alla donna come una festa – ha spiegato Celesti – visto l’aumentare delle vittime di violenza, alle quali abbiamo dedicato la rotatoria tra viale Adua e via Macallé". A fine mattinata altre tre rotatorie sono state intitolate a tipici mestieri femminili.

Daniela Gori