Scontro Comune-Regione Ora è guerra per l’acqua

Nominato un commissario per togliere la gestione all’amministrazione. Lo prevede la legge, ma la giunta si oppone: "Pronti a fare ricorso al Tar"

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La Regione ha nominato un commissario ad acta per il cambio di gestione dell’acqua. Il 20 giugno Giani aveva deciso "di diffidare il Comune di Abetone Cutigliano ad adempiere, entro il termine di trenta giorni, alla consegna dell’infrastruttura acquedottistica della frazione di Abetone". Trascorsi 30 giorni sarebbe stato nominato un commissario addebitando la spesa al Comune stesso. L’amministrazione comunale di Abetone Cutigliano rimane ferma però nella sua posizione: "Dopo il provvedimento preso dalla Regione – dichiara Marcello Danti, sindaco del comune di Abetone Cutigliano – la maggioranza ha dichiarato che l’acqua deve rimanere in mano al territorio. La questione riguarda l’ex comune di Abetone, di prevedere cioè una gestione privata dell’acqua nei comuni al di sotto dei 1000 abitanti e sopra i 1000 metri. Una decisione della quale eravamo a conoscenza e che nello specifico riguarda il territorio dell’ex comune di Abetone. Fino a questo momento la gestione era a carico del Comune. La nostra posizione è semplice: una gestione pubblica dell’acqua trova benefici sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista di qualità dell’acqua e del benessere dei cittadini. Il nostro obiettivo è quello non solo di vincere questa battaglia ma di riportare un giorno la gestione pubblica anche nell’ex comune di Cutigliano".

"Sapevamo che saremmo arrivati a questa situazione e siamo pronti ad affrontarla – dichiara l’assessore Andrea Formento – sono infatti mesi che ci siamo affidati a un consulente che ci segue nel confronto con la Regione Toscana e nel caso in cui non si trovasse un accordo la strada sarà quella del ricorso al Tar, così come hanno fatto Comuni a noi vicini come Fiumalbo e Fanano. A questo punto l’opposizione, che ha taciuto fino ad oggi dinanzi ai nostri provvedimenti in giunta, ci deve dire da che parte sta, davanti a questa vicenda non ci sono mezzi termini: o sei a favore o sei contro". Immediata la replica della minoranza consiliare: "L’assessore Formento ha preso un granchio. Basta riascoltare la registrazione del consiglio del 13 aprile per poter sentire che ci siamo detti disponibili a fare il possibile perché l’acqua dell’ex territorio di Abetone rimanga al Comune. Piuttosto in questi 6 anni di amministrazione non è che forse bisognava lavorare facendo azione di lobbying in parlamento perché si modificasse il numero minimo di abitanti necessario al mantenimento della gestione idrica al Comune? Un’ultima osservazione: queste cose ve le avremmo volute dire all’ultimo consiglio, quando all’ordine del giorno era stato posto un atto d’indirizzo sul tema. Peccato che sia stato ritirato durante la seduta".

Andrea Nannini