La storia di un sodalizio diventato amicizia, nel segno potentissimo della fantasia. Va in scena venerdì 29 dicembre al teatro Bolognini (ore 16) lo spettacolo dal titolo "Otello Sarzi e Gianni Rodari. Una vita di amicizia fra creatività e fantasia" a cura della Fondazione Famiglia Sarzi in collaborazione con il Comune di Pistoia. Il pomeriggio si aprirà con una conversazione a cura della presidente Rossella Cantoni e del consigliere Cesare Mattioli sulla storia della famiglia Sarzi, storica casa di teatranti e di burattinai itineranti. Seguirà, alle 17, lo spettacolo di attori e burattini "Storie buffe e baruffe", tratto dai testi di Gianni Rodari. L’amicizia tra Sarzi e Rodari nasce a Novara nel 1951, quando il burattinaio inizia a costruire maschere per i bambini protagonisti dei personaggi di Cipollino, Atomino e altri, inventati dallo scrittore. Durato quasi trent’anni, fino alla scomparsa di Rodari nel 1980, il sodalizio fra i due artisti ha unito il mondo della scrittura con il teatro d’animazione, facendo sognare generazioni di bambini. "Storie buffe e baruffe", per la regia di Gianni Binelli, è un omaggio a Gianni Rodari. A metterlo in scena saranno gli attori Maria Antonietta Centoducati e Gianni Binelli, i burattinai Sabina Ressia e Vittorio Pioli, il pianista Ovidio Bigi, con i burattini di Otello Sarzi e Gianni Rodari realizzati da Mauro Sarzi. La fantasia, l’ironia, l’incanto delle filastrocche e delle storie di Rodari vengono così portate in scena da burattini e attori in uno spettacolo divertente e originale, che mette insieme alcune storie del vastissimo repertorio dello scrittore. Prendono quindi vita storie tratte da "Favole al telefono" e "Novelle fatte a macchina", rivivono sulla scena personaggi buffi e strampalati, come il professor Terribilis, il poeta Alberto Alberto, il Barone Lamberto, Giovannino Perdigiorno e tanti altri. Ingresso gratuito.
CronacaSarzi e Rodari, un’amicizia fra creatività e fantasia. Al Bolognini, prendono vita filastrocche e storie