"Sanità e istruzione" Masini detta le priorità

L’attenzione della 48enne pistoiese in quota Azione si concentra anche sul nodo infrastrutture e trasporti

Barbara Masini, 48 anni, è la candidata del Terzo polo (Italia Viva e Azione) all’uninominale Senato 03. Senatrice uscente in quota Azione (ma era stata eletta con Forza Italia), pistoiese, Masini è anche capolista nel listino proporzionale del Piemonte. Quali sono i tre punti cardine della vostra proposta politica? "Qualunque punto programmatico è subordinato alla questione energetica: occorre mettere in sicurezza al più presto l’approvvigionamento delle risorse e la stabilità delle imprese. Seguono due punti chiave per il Paese, sanità e formazione. Inutile sottolineare quanto sia importante la prima, va rafforzata e ampliata lavorando sulla rivisitazione del rapporto Stato-Regioni e pubblico-privato. Occorre, in particolare, un intervento choc sulle liste d’attesa. La filiera della formazione è inceppata, la dispersione scolastica è preoccupante e il livello qualitativo dell’istruzione è basso: a catena si crea un problema sul mercato del lavoro, con pochi laureati e tantissimi disoccupati. Occorre rivedere tutto il sistema, connettendo scuola e lavoro e rendendo più competitive le nostre università".

Quale priorità per il territorio pistoiese affronterebbe per prima? "La più evidente, il collegamento con i grandi nodi infrastrutturali del Paese. Per accedere all’alta velocità da Firenze occorre prendere il treno da Pistoia due ore prima, non è possibile nel 2022 per una distanza così ridotta. E poi occorre lavorare su attrattività e riconoscibilità della città a livello internazionale, in chiave turistica: ci sono tante peculiarità ed eccellenze da valorizzare". Un appello al voto ai cittadini. "Votate, a prescindere dal partito politico che sceglierete, perché la politica si interessa a voi. Terzo polo significa terzietà, indipendenza di giudizio, senza gabbie di destra o sinistra. Opponiamo soluzioni opportune, concrete e di buon senso al contraddittorio bipopulismo dilagante".