"Quel monumento in ricordo dei tre bambini di Stazione morti per le bombe della guerra va risistemato e valorizzato". E’ l’appello di Bruno Tempestini, residente a Stazione e ispettore onorario della Sovrintendenza archeologica per le zone di Montale, Agliana e Montemurlo. Il monumento nella frazione di Stazione, vicino al vialetto che porta all’asilo nido comunale. "La targa che ricorda i nomi dei tre bambini non è più leggibile – lamenta Tempestini - e questo rischia di far scomparire una memoria che invece va conservata. Ci sono voluti 50 anni prima che fosse eretto questo monumento e ora il ricordo rischia di svanire nuovamente". Il monumento ricorda la morte di tre bambini tra il 1944 e il 1954. Antonio Tempestini, di 11 anni, rimase ucciso il 21 maggio del 1944 durante uno dei bombardamenti della stazione ferroviaria mentre si trovava nella casa colonica di famiglia. Era tornato in casa per riprendere e mettere in salvo il cane e in quel momento la casa fu colpita da una bomba. Dante Teodoro Diddi di 9 anni e Ubaldo Tempestini di 5 anni morirono il 29 settembre del 1945, pochi mesi dopo la fine della guerra, a causa di una bomba a mano che avevano trovato in un campo. La morte dei tre bambini è rimasta a lungo dimenticata finché, anche grazie all’impegno di Tempestini, non fu collocato un monumento in loro memoria il 25 aprile del 1999. Poi sul cippo in cemento armato fu applicata una grande scritta in ceramica, realizzata dagli alunni della scuola media Melani, che dice "W il 25 Aprile". Sotto la scritta una targa in bronzo che ricorda i nomi dei bambini morti. Ora la targa è annerita e poco leggibile: "Va ripulita – dice Tempestini – e occorrerebbe metterla in un luogo più centrale della Stazione".
Giacomo Bini