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Ripartenza palestre, tutti i dubbi del settore

Gli esponenti del comparto fitness concordano: "La seconda chiusura, dal punto di vista psicologico, è stata decisamente peggiore rispetto alla prima"

L'interno di una palestra prima delle chiusure

Pistoia, 12 maggio 2021 - "Che fine hanno fatto le palestre?". Una domanda alla quale hanno provato a rispondere, assieme a Iacopo Vespignani e Lorenzo Melani di Pistoia in Azione, alcuni esponenti del settore come Simone Valeriani di Evo Benessere, Alberto Tesi, capo scuola Rio Grappling Club Pistoia e presidente di Fight Gym Pistoia, Fabio Panconi, responsabile tecnico palestra Zona18, e Simone Bertugelli della palestra Spazio Donna. Tutti concordano su un punto: la seconda chiusura, dal punto di vista psicologico, è stata decisamente peggiore rispetto alla prima. "Nella prima fase avevamo più energia e c’era voglia di resistere. Lo stop di ottobre è stato più complesso, poiché arrivato dopo un'estate trascorsa a metterci in regola - ha sottolineato Valeriani - Questo ha fiaccato tutto il comparto. Spero che a giugno i protocolli siano regolati in modo che possano permettere di lavorare serenamente". 

Dall'inizio del prossimo mese infatti gli impianti del mondo del fitness potranno spalancare nuovamente le proprie porte ai clienti, anche se le disposizioni che andranno rispettate sono ancora stabilite con esattezza. Così come è incerta la reazione nel breve e nel lungo periodo degli appassionati. "Cambieremo i gruppi, formandone di molto piccoli, da quattro o cinque persone al massimo. Questo per non creare assembramenti e perché la struttura non è adeguata per ospitare tante persone - ha continuato Valeriani - Bisogna creare nuovi progetti, passando anche dalle scuole. Gli anziani devono essere approcciati con più attenzione verso un miglioramento della loro salute".

Sulla stessa falsariga le idee di Panconi. "Il concetto di palestra è cambiato. Dovrà avere una maggiore funzione di aggregante sociale. I corsi al momento li facciamo in piena sicurezza all’aperto. A settembre torneremo al chiuso attuando degli adattamenti, ma ancora non possiamo sapere quali". Adattamenti a cui sta pensando anche Tesi. "E' difficile programmare uno sport da combattimento. Noi staremo molto alla percezione del pericolo. Spero che il trend di affezione verso il Jiu-Jitsu brasiliano continui ad aumentare". Secondo Bertugelli sarà fondamentale la comunicazione. "Il futuro dipenderà da come essa verrà fatta. La gente ha un po’ paura perché siamo visti, erroneamente, come grandi rischi di veicolo di contagio. Dovrebbe passare il messaggio che andare in palestra fa bene. L’attività fisica aumenta le difese immunitarie". 

C'è poi il tema investimenti e strutture a tenere banco. "Se i soldi previsti vanno ad implementare le strutture esistenti sono i benvenuti", ha detto Valeriani. "Le open gym a Pistoia ci sono, ciò che manca è la comunicazione. A mio avviso dovrebbero essere ristrutturati gli impianti già esistenti", il pensiero di Tesi. "Anche secondo me le risorse dovrebbero essere usate per risistemare ciò che che già c'è a Pistoia", ha aggiunto Bertugelli. Sull'argomento, Vespignani ha precisato: "L'Auditorium verrà ristrutturato dalla Provincia. A Pistoia non si interviene sulle strutture da anni. Non si pensa alla ricettività". 

Francesco Bocchini