REDAZIONE PISTOIA

Riconversione dell’inceneritore Scarti tessili, ecco il primo studio

Mentre si aspetta che il Cis emetta l’avviso pubblico di manifestazione di interesse per raccogliere proposte sulla riconversione dell’inceneritore, si è discusso di nuovo sul futuro dell’impianto nell’ultima seduta del consiglio comunale dopo tre interpellanze presentate dai gruppi di minoranza (due del centrodestra e una di Insieme per Montale). In una delle interpellanze del centrodestra, illustrata dal consigliere Alberto Fedi, si chiedeva conto al sindaco, tra le altre cose, dell’esito di uno studio di fattibilità che il Cis spa aveva affidato, nel marzo 2022, al Consorzio Re-Cord su un impianto di pirolisi lenta per valorizzare gli scarti tessili. "Il Consorzio Re-Cord ha completato uno piano di fattibilità che ha risultati apprezzabili – ha detto il sindaco Betti – ma lo studio è stato fatto su un quantitativo minimo di scarti, quindi andrebbe compiuto un approfondimento che riguarda anche quello che rimane dopo la pirolisi, vale a dire un carbone che può essere utilizzato nell’industria siderurgica o come carboni attivi, ma andrebbe fatto uno studio su un quantitativo più grande di scarti tessili". Il sindaco intende presentare lo studio alla commissione consiliare competente invitando i tecnici del Consorzio Re-Cord e ha confermato, per quanto riguarda la riconversione dell’impianto, la strada intrapresa dell’avviso pubblico preannunciato dal Cis per fine aprile. "Dall’avviso – ha aggiunto Betti – partirà un percorso partecipato da cui uscirà la soluzione migliore e più fattibile". Rispondendo a una interpellanza di Insieme per Montale sul piano regionale dei rifiuti in attesa di essere discusso, Betti ha citato le poche righe in cui nel piano si fa riferimento all’impianto di Montale: "A fronte del recente rinnovo dell’Aia, il contratto di servizio per la gestione dell’impianto scadrà nel dicembre 2024". "Quella frase non mi rassicura – ha detto la capogruppo Barbara Innocenti –: si limita a segnalare la scadenza del contratto di servizio e non dice esplicitamente nulla sulla fine o sulla chiusura dell’impianto". Il consigliere Fedi ha manifestato scetticismo sulla pubblicazione dell’avviso di manifestazione di interesse ricordando che era stato annunciato più volte. Analoghi dubbi Fedi esprime sulla chiusura dell’inceneritore alla fine del 2024, visto il bisogno di impianti in Toscana.

Giacomo Bini