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Rebus via Montalese: "C’è troppo traffico adesso è necessario l’impegno di tutti"

Occhi puntati sulla Variante anche durante il consiglio comunale. La consigliera Nesi chiede che l’attenzione si mantenga alta. L’assessore Cialdi ribadisce che il Comune non può intervenire .

Rebus via Montalese: "C’è troppo traffico adesso è necessario l’impegno di tutti"

L’annoso problema della sicurezza lungo la Provinciale Montalese, fra Pontenuovo e Santomato, è stato fra gli argomenti trattati nel corso dell’ultimo consiglio comunale grazie a una comunicazione della consigliera del Pd Stefania Nesi per porre attenzione sulla progettazione della variante (costo stimato 32 milioni di euro) alla luce anche del recente tragico incidente costato la vita alla signora Valeria Brachi. "Una comunicazione che non vuole essere di polemica strumentale – ha detto Stefania Nesi –. Il carico odierno di mezzi che passano sulla strada è notevole: vogliamo tenere alta l’attenzione sul problema, e che venga preso un impegno condiviso per la sicurezza di chi transita su questa arteria stradale". Alle richieste della consigliera "dem" ha risposto l’assessore all’urbanistica Leonardo Cialdi e non sono mancate le stoccate: "L’impossibilità a intervenire del Comune è nota, essendo strada provinciale, penso ci sia da tenere un approccio differente al riguardo perché, se quella via è pericolosa, lo è anche perché i problemi di un’altra strada provinciale (la tangenziale Est a una sola corsia), si sono riversati sulla Montalese con nuova mole di traffico e rivedendo alcune prescrizioni sui mezzi pesanti che erano state prese per garantire sicurezza. Sul finire dello scorso mandato, ho avuto modo di vedere il tipo di progettualità che era stata definita con l’allargamento di curve, trasformazioni di rettilinei e altri interventi che, per motivi che non conosco, non sono stati portati avanti".

La linea del Comune, però, resta quella della massima apertura al dialogo e condivisione. "Questa amministrazione – conferma l’assessore Cialdi – è disponibile a partecipare ai tratti di propria spettanza, anche economicamente, per la messa in sicurezza. Ma, sulla Variante, la partita è di tutt’altro tipo: non è vero che esistono progettualità differenti fra gli enti e, in più, Comune e Provincia sono d’accordo su di un tracciato che non è quello proposto da loro e che si ferma, per il momento, a una fattibilità. Per questo non è ipotizzabile dire che il Comune è quell’elemento che si contrappone fra l’opportunità di intervenire e l’opera stessa". Un po’ stizzita la risposta finale della consigliera Nesi: "Avevo ammesso che non ci dovessero essere polemiche e strumentalizzazioni ma, invece, ho sentito tutt’altro. Ribadisco che la priorità è quella di mettersi seduti a un tavolo per risolvere le distanze che ci sono, mentre mi riservo di dire in futuro che ciò che ha detto l’assessore non è, purtroppo, del tutto vero".