Quanto costa il carrello Più 289 euro in 5 mesi E i prodotti acquistati sono sempre meno

Coldiretti Toscana, sui dati Istat, stima un aumento di spesa del 7,3%. Ma cinque province stanno addirittura peggio della nostra Pistoia. Complessivamente "bruciati" quasi 480 milioni di euro nella regione.

Quanto costa il carrello  Più 289 euro in 5 mesi  E i prodotti acquistati  sono sempre meno

Quanto costa il carrello Più 289 euro in 5 mesi E i prodotti acquistati sono sempre meno

Nei primi cinque mesi del nuovo anno fare la spesa nei negozi di vicinato, o commercio al dettaglio, è costato, in media, 289 euro in più alle famiglie pistoiesi: nonostante questo, devono quasi essere contenti di aver speso relativamente "poco". Secondo quanto elaborato da Coldiretti Toscana sui dati Istat, l’aumento medio della spesa per i toscani è di 290 euro, un solo piccolo euro in più dei pistoiesi, con una crescita del 7,3% in termini percentuali rispetto a maggio 2022 e soprattutto con un -4,7% sull’acquisto dei prodotti: del resto, costa tutto di più e quindi si fa una selezione di cosa acquistare, tralasciando il superfluo o il troppo caro. Considerando l’incremento medio dei prezzi dei generi alimentari e delle bevande analcoliche da gennaio a maggio di quest’anno, i nuclei famigliari della nostra regione hanno dovuto sborsare complessivamente quasi 480 milioni di euro in più per mettere nel carrello pane, pasta, frutta, verdura, acqua e gli altri beni di prima necessità. Il tutto in un contesto in cui una famiglia toscana su dieci arriva con grande difficoltà alla fine del mese mentre quasi la metà ritiene che la propria situazione economica sia peggiorata nel corso del 2022 secondo l’ultimo rapporto sulla povertà regionale.

Nella classifica regionale, la nostra provincia si piazza al sesto posto, distanziando la vicina Lucca che sta dietro con 270 euro, Arezzo (267) e addirittura il capoluogo di regione Firenze con 256 euro, dove quindi si è registrato l’aumento minore rispetto allo stesso periodo del 2022. "Nonostante la frenata dei prezzi, il carrello della spesa per i pistoiesi pesa sempre di più – spiega Michela Nieri, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Pistoia –. Siamo in linea con gli aumenti avuti in Toscana, dove la crescita dei prezzi ha comportato un taglio delle quantità di cibo comprato. A condizionare lo scenario economico si è inserito anche l’andamento del meteo pazzo con il moltiplicarsi di eventi estremi, tra siccità e maltempo che hanno colpito duramente le coltivazioni in campo riducendone la disponibilità. A fronte di queste oscillazioni sempre meno prevedibili è quanto mai essenziale che la rete della vendita diretta da produttore agricolo e consumatore si intensifichi ancor di più: è per questo che i benefici di ’Campagna Amica’ si fanno sempre più marcati".

A livello complessivo, l’aumento più grande in Toscana si registra a Grosseto con 355 euro, ben 65 euro in più sulla media complessiva. Allo stesso tempo, però, Coldiretti regionale ammonisce sul "low cost". "I discount crescono del +9,5% nello stesso periodo – ammonisce l’associazione – un risultato che evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità. Le famiglie vanno a caccia dei prezzi più bassi anche cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti".

Saverio Melegari