Proteste da Pescia a Maresca, passando per Montecatini alto

La fase "T2" di Autolinee Toscane ha portato disagi in tutta la provincia di Pistoia, con tagli di servizi autobus nelle zone di collina e montagna. Proteste da parte dei residenti, che lamentano l'insostenibilità della situazione e l'impossibilità di recarsi al lavoro.

PISTOIA

L’inizio della fase "T2" è appena scoccato, eppure già fioccano proteste e segnalazioni di disservizi in tutta la provincia. A una prima analisi, le zone di collina e montagna risultano quelle più sacrificate dal ridisegno dei servizi autobus di Autolinee Toscane. Oltre alle proteste arrivate dal taglio del servizio bus per il passo della Collina, proteste sono arrivate anche da Pescia per il ridimensionamento delle corse nelle frazioni rurali della Svizzera Pesciatina. "Il presidente della provincia di Pistoia Marmo sostiene che si sono contenute le ’perdite’ delle corse: non ci sembra affatto, anzi!". Questo è il pensiero del gruppo politico "Pescia Cambia", che continua: "Nel nostro territorio risultano tagliate ben quattro linee sulla montagna, raggruppate in una sola linea. Una situazione veramente insostenibile che porterà disagi difficilmente ammortizzati dal cosiddetto ’servizio a chiamata’. Inutile poi lamentarsi dello spopolamento delle zone rurali: dove sono andati a finire i buoni propositi post pandemia sull’opportunità di potenziare i servizi nelle zone cosiddette periferiche, rurali e montane?".

I territori collinari sono nel mirino anche nella zona di Montecatini: la frazione di Montecatini Alto, infatti, risulta penalizzata dai nuovi orari del T2. "Sono abbonato annuale ad Autolinee Toscane – testimonia Paolo Magherini, 66 anni, residente proprio in questa frazione –. Sono state cancellate due corse del primo mattino dei giorni feriali, quella delle 6.32 e 6.57 che mettono in grave difficoltà le persone che lavorano e che non possono più prendere in orario il treno per recarsi sul posto di lavoro. Non solo: i problemi ci sono anche nel fine settimana. Speravo infatti che con i nuovi orari fosse stabilita almeno una corsa mattutina dei festivi, invece niente da fare. La prima corsa è alle 14. Capisco le regole aziendali e della convenienza economica – conclude –, ma ritengo che l’essere umano in quanto tale sia più importante di qualsiasi istanza economica e di profitto".

Problemi in vista anche sulla montagna Pistoiese, dove molte persone utilizzano le corse da San Marcello Piteglio a Pistoia e viceversa. "Siamo venuti a sapere – sottolineano alcuni residenti di Maresca – che la mattina verranno tolte le corse che le persone prendono per andare a lavoro e ci ritroveremo stipati sugli autobus degli studenti. La nostra montagna è sempre più eclissata dai servizi, alla faccia dei 318 euro di abbonamento che paghiamo ciascuno".

F.S.