È un grande amore per la natura, unito alla conoscenza conoscenza dei benefici che la montagna regala, ad aver guidato i soci del Cai Pistoia sui sentieri del progetto "Rifugio etico", che ha portato alcuni ragazzi delle associazioni pistoiesi Il Sole Adp e Maic al rifugio di Portafranca, nell’alta valle dell’Orsigna, e al Bivacco Lago Nero, nella valle del Sestaione, vicino all’Abetone. Affidati ai volontari del Club Alpino Italiano, entrambi i rifugi hanno accolto i ragazzi per collaborare con loro ad alcune delle attività previste per la gestione di questi punti di ritrovo, noti agli appassionati della Montagna. Concluso nell’ultimo fine settimana di agosto, il progetto "Rifugio etico" ha significato per i ragazzi cui è rivolto un segno di inclusione, visto che a loro sono affidate mansioni che riguardano competenze acquisite, che attraverso il progetto diventano occasioni concrete per mettere in pratica le proprie capacità. Il lavoro, infatti, non manca: il bivacco Lago Nero offre ristoro alimentare e mette a disposizione posti letto in camerata, mentre il Rifugio di Porta Franca eroga pasti completi e permette di pernottare, con trattamento di mezza pensione. Si tratta sempre di servizi adatti alla semplicità che ci si aspetta dalla vita di montagna, dove i ragazzi de Il Sole e della Maic, per due giorni, hanno preparato torte e panini, spazzato e riordinato le camerate in cui hanno pernottato insieme agli altri ospiti, dimostrando totale apprezzamento per questa bella esperienza.
Non sono mancati i momenti di svago, pause durante le quali divertirsi, consolidando rapporti interpersonali perfetti per migliorare la sicurezza di sé che fa essere più forti, a dispetto di diversità che in queste occasioni si attenuano per svilupparsi in prospettive di crescita comune. Il progetto "Rifugio etico" è nato prendendo spunto dall’esperienza di alberghi e ristoranti etici, attivi in molte parti del nostro Paese, dove ragazzi con diverse abilità lavorano fianco a fianco con personale strutturato. Tirando le somme, si può dire che il risultato è stato entusiasmante: oltre a mettersi alla prova con il lavoro, i ragazzi hanno sperimentato la piacevolezza del camminare lungo i sentieri percorsi per arrivare a destinazione. Hanno apprezzato la bellezza del paesaggio che stavano scoprendo, hanno ritemprato corpo e spirito con la magia dell’aria che sui monti si respira. Hanno anche fatto amicizia con i volontari e conversato con gli escursionisti di passaggio e gli ospiti dei rifugi, entrando in un mondo ‘diverso’, impegnativo, ma allo stesso tempo affascinante, che li ha fatti sentire ciò che sono: importanti. Il progetto è stato realizzato da Il Sole Adp, Fondazione Maic e volontari del Cai.
a.c.