Le indagini sono state svolte dalla polizia
Pistoia, 24 febbraio 2023 - Prosegue davanti al collegio presieduto dal giudice Stefano Billet ( a latere Magi e Amoresano) il processo che vede imputato un professore di un liceo pistoiese, accusato di violenza sessuale nei confronti di una sua alunna, per averla palpeggiata durante l’orario di ricreazione. L’episodio sarebbe avvenuto ad aprile del 2021. Un racconto dettagliato quello della studentessa che si era rivolta prima ad una insegnante, e poi ai suoi genitori, infine alla polizia.
Per questo il professore è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata. L’uomo, che è difeso dall’avvocato Andrea Mitresi del foro di Pistoia, ha negato ogni accusa, dicendosi estraneo ai fatti. L’episodio sarebbe accaduto nella pausa dalle lezioni, nel corridio. in particolare, l’insegnante si sarebbe proposto di aiutare la ragazza nello studio ma, mentre i due erano vicini, lui avrebbe approfittato per toccarle ripetutamente il seno.
La ragazza si era rifugiata nel bagno della scuola. Da lì avrebbe cercato aiuto inviando un sms con il suo cellulare a una sua amica. Poi, pensando che nel frattempo fossero arrivate altre persone e dunque sicura di non essere più sola, era uscita. Ma l’uomo, a quanto la studentessa ha riferito, era fuori dalla porta ad aspettarla e avrebbe cercato ancora una volta un approccio, indirizzandola verso l’attiguo spogliatoio della palestra. Lei aveva reagito piangendo e sfogandosi immediatamente con una insegnante e con la sua compagna di classe. Dopo la denuncia a scuola è scatta quella in questura e sono partite le indagini della Squadra Mobile. Il professore, dal canto suo, ha negato ogni accusa. Sono stati ascoltati, a sommarie informazioni, anche altri studenti, che hanno descritto l’atteggiamento informale e spesso scherzoso del professore.
E ieri mattina , nell’aula Signorelli del tribunale di Pistoia, sono stati ascoltati altri tre testi della difesa. Si tratta di una studentessa, due insegnanti del liceo e di una collaboratrice scolastica. Tutte avrebbero confermato la fiducia che il professore aveva sempre saputo conquistare nei suoi allievi. Forse una confidenza che lo aveva portato ad essere mal interpretato in alcuni suoi atteggiamenti. Tutte e tre le donne hanno spiegato di aver appreso dell’episodio e delle denuncia che ne è seguita solo tempo dopo i fatti. Nessuna di loro avrebbe mai potuto immaginare che il professore potesse aver abusato di una sua alunna e nel ruolo che ricoprova. Il processo è aggiornato al prossimo 11 maggio, quando ci sarà la discussione e successivamente la sentenza.
M.V.