MARTINA VACCA
Cronaca

Professore accusato di molestie a scuola. Assolto dopo anni. "Dimostrata la verità"

La vicenda emerse a dicembre del 2017: le indagini e la sospensione. A denunciarlo furono le famiglie di cinque bambine di 11 anni delle medie. Ieri la sentenza. L’avvocato Santini: "Sempre certo della sua innocenza"

Una scuola (foto repertorio)

Una scuola (foto repertorio)

Pistoia, 21 settembre 2023 – Raccontarono di essere state molestate. A scuola. Durante l’ora di sorveglianza. Palpeggiamenti, carezze non gradite. Un incubo: che travolse tutti.

Le famiglie di cinque bambine di appena 11 anni presentarono la denuncia. E per il professore, oggi 47enne, di Empoli, iniziò un calvario. Prima la sospensione, a gennaio del 2018.

Poi il reintegro, a settembre dello stesso anno, ma in un’altra scuola e con il peso di dover affrontare una causa giudiziaria, che ieri si è conclusa con la sentenza di assoluzione, pronunciata dal giudice Stefano Billet, presidente del collegio, "perché il fatto non sussiste", ai sensi dell’articolo 530 del codice di procedura penale.

"Una grande soddisfazione aver visto riconosciuta la verità", questo il commento dell’avvocato Lorenzo Santini del foro di Pistoia, legale dell’insegnante: "Sono sempre stato certo dell’estraneità del mio assistito a tutte le accuse".

L’insegnante, che è stato presente ad ogni udienza, si è sempre dichiarato innocente. A sporgere denuncia furono le famiglie delle bambine, che all’epoca dei fatti erano in classi diverse dell’Istituto, e che avrebbero raccontato le presunte molestie alle loro madri.

I fatti, lo ricordiamo risalgono al 2017 e sono avvenuti in una scuola secondaria di primo grado della piana pistoiese (di cui omettiamo il nome a tutela delle bambine).

I racconti delle bambine, precisi e concordanti, descrivevano uno stesso copione: gli approcci del prof, stando alle ricostruzioni delle allieve, avvenivano nei momenti in cui si trovavano da sole con lui in classe, durante la ricreazione o nell’ora di sorveglianza cioè nella pausa pranzo o nell’ora di alternanza, per chi di loro aveva scelto di non seguire l’insegnamento di religione.

Carezze nella zona del seno, palpeggiamenti, strusciamenti. Era il dicembre del 2017. Neanche un mese dopo il prof, oggi 47enne, fu sospeso dall’istituto. Le indagini, condotte dai carabinieri della locale stazione, sotto la direzione della Procura di Pistoia, pubblico ministero Giuseppe Grieco, si conclusero poco dopo e portarono al rinvio a giudizio del docente. In un primo momento era stata richiesta l’archiviazione, a cui le parti civili si sono opposte. Le famiglie delle alunne si sono costituite parti civili nel procedimento e sono rappresentate dagli avvocati Francesca Bartoletti, Andrea Torre e Francesca Barontini del foro di Pistoia.

La tesi sostenuta dalla difesa è che le bambine si sarebbero suggestionate a vicenda, anche durante i racconti resi alle loro famiglie. Un meccanismo che può, in alcuni casi accadere. "Abbiamo ascoltato le testimonianze di insegnanti, collaboratori scolastici e allievi della scuola", spiega l’avvocato Santini. Tutti avrebbero confermato di non aver mai visto nulla che potesse indurli al minimo sospetto sulla correttezza dell’insegnante.

"L’ipotesi – chiarisce l’avvocato Santini – è che ci sia potuto essere un condizionamento collettivo. In questi casi, è molto importante la fase iniziale degli accertamenti: ci vuole sempre un approccio qualificato con i minori. In modo che il loro racconto sia raccolto da qualcuno estraneo alla famiglia, e con una formazione specifica in materia".

Martina Vacca