Professioni infermieristiche, Nucci si ricandida

Monica Leporatti e David Nucci si candidano per la presidenza dell'Ordine delle professioni infermieristiche, con l'obiettivo di valorizzare la figura dell'infermiere e garantire prove basate sull'evidenza scientifica.

Professioni infermieristiche, Nucci si ricandida

Monica Leporatti e David Nucci si candidano per la presidenza dell'Ordine delle professioni infermieristiche, con l'obiettivo di valorizzare la figura dell'infermiere e garantire prove basate sull'evidenza scientifica.

Dopo l’annuncio della candidatura di Monica Leporatti per le elezioni degli organi direttivi dell’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale per il quadriennio 2025-2028, ecco una seconda lista – "Costruire insieme" – , con 31 candidati e con candidato alla presidenza colui che sta ricoprendo attualmente il ruolo, David Nucci. Infermiere pistoiese, dopo aver guidato l’Ordine nei due ultimi anni e mezzo, si ricandida con l’obiettivo di portare in primo piano il tema dell’infermieristica, con le sue necessità, le urgenze, le prospettive. "Sulla scia delle ultime esperienze di concorsi in Toscana, ci impegniamo a proporci come partner a Estar per la predisposizione di bandi in grado – fanno sapere dalla costituita lista - e descrivere le principali conoscenze e competenze trasversali, tecniche e attitudinali, relative al profilo professionale richiesto. Per assicurare prove appropriate e non discrezionali, centrate sull’evidenza scientifica. Davanti abbiamo una sfida importante: negli anni a venire è atteso il minimo storico del numero di infermieri in Italia e già da oggi è necessario far la nostra voce e stiamo già facendo squadra con le istituzioni, aziende socio-sanitarie e rappresentanze sindacali per far sì che la nostra professione sia sempre rappresentata a valorizzata, a tutela di pazienti e operatori. Inoltre vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della figura dell’infermiere e rinsaldare l’alleanza con i cittadini: siamo stati eroi, per essere poi, poco dopo, aggrediti verbalmente e fisicamente. Un’estremizzazione limitata a rari casi, ma che deve essere disinnescata".