REDAZIONE PISTOIA

Porrettana, un patrimonio "Valorizziamo la tratta"

Nel report "Pendolaria" l’analisi delle criticità e le idee per il territorio .

Porrettana, un patrimonio "Valorizziamo la tratta"

Arrivare ad un collegamento sempre più rapido con Firenze, spingendo al massimo su una sorta di metropolitana di superficie, e valorizzare meglio – ed in altro modo – la Porrettana pensando anche di poter tornare ad un vettore diretto Pistoia-Bologna senza doversi, per forza di cose, appostare soltanto a Porretta Terme. Sono questi gli spunti che emergono dalla pubblicazione, avvenuta in questi giorni, del rapporto "Pendolaria 2023" di Legambiente che traccia un profilo dettagliato della situazione delle ferrovie in Italia, analizzando le peggiori dieci che si trovano in circolazione, le cause di ritardi o cancellazioni, gli investimenti e gli scenari. Per quanto concerne il territorio pistoiese, l’emergenza che viene messa nero su bianco nel rapporto è proprio quella legata alla Porrettana.

"Si tratta di una delle prime linee ferroviarie del Paese – viene scritto – che dal 2011 ha visto una riduzione drammatica delle corse giornaliere nella tratta Pistoia-Porretta con autobus sostitutivi. Al contrario, bisogna rilanciare questa linea, anche con interventi di raddoppio dei binari (riguardanti prevalentemente il tratto bolognese, ndr), perché attraversa una zona con un potenziale enorme per il turismo ed interessa un bacino di migliaia di pendolari tra lavoratori e studenti". E’ anche per questo che il servizio che porta verso Bologna è completamente differente da quello che si snoda sul versante pistoiese. "Sappiamo della non propensione dei toscani a muoversi coi mezzi pubblici – aggiunge il presidente di Legambiente Pistoia, Antonio Sessa – visto il dato monstre di 790 auto per 1000 abitanti. In passato siamo stati in prima linea nella battaglia per evitare la chiusura della Porrettana e non vogliamo, però, che si trasformi in un percorso adeguato soltanto per le gite nei weekend ma, bensì, sfruttarla in maniera differente perché senza servizi sicuramente la montagna si spopolerà ancora di più. A livello di collegamento metropolitano, invece, è fondamentale effettuare viaggi maggiormente veloci ed efficienti fra Firenze e Lucca andando a collegare anche le zone dei grandi centri commerciali che si snodano lungo il tracciato, con scambi intermodali, in modo da ridurre la presenza di auto per le strade".

Tra gli obiettivi che "Pendolaria" pone in essere per il 2030 c’è quello di portare il tragitto Pistoia-Firenze in pianta stabile a 30 minuti (i treni più veloci adesso ce ne mettono all’incirca 35) e completare interamente il raddoppio fino a Lucca ma, su questo fronte, intanto ci sarà da accontentarsi nel vedere i due binari operativi a regime fino a Montecatini entro la fine del 2024.

S.M.