GIACOMO BINI
Cronaca

Pontenuovo ancora chiuso. Ma bici e scooter passano: "I bus tornino come prima"

Il cantiere non è ancora concluso, ma i residenti percorrono il ponte a piedi. E c’è la richiesta di tornare alla normalità, anche con i servizi essenziali.

Le transenne vengono spostate per passare

Le transenne vengono spostate per passare

Ancora non si conosce la data precisa della riapertura del ponte del Pontenuovo perché i lavori non sono del tutto conclusi mancando l’installazione del semaforo e la segnaletica orizzontale ma qualcuno nei giorni scorsi ha trovato la maniera di passarci ugualmente con gli scooter o le biciclette perché le transenne sono state spostate in modo da lasciare dei varchi. Sono passaggi abusivi perché il ponte è ancora occupato dal cantiere e quindi chiuso al traffico. I ciclisti sono i più disinvolti ad approfittare dello spazio creatosi tra la recinzione e le barriera laterali del ponte, ma anche i ciclomotori, pur con qualche titubanza ("ci passo o non ci passo?") alla fine finiscono per dare un colpo di gas e passare dall’altra parte.

Naturalmente anche a piedi non è difficile andare da una parte all’altra. L’attesa per la riapertura del ponte è spasmodica ed è proporzionata all’entità notevole dei disagi sofferti da un paese spaccato in due da quasi otto mesi e da tantissimi utenti della strada che hanno dovuto fare lunghi e difficoltosi giri in percorsi alternativi alla provinciale montalese.

Una volta terminati i lavori con l’installazione del semaforo e la realizzazione della segnaletica il ponte sarà riaperto a senso unico alternato e con divieto ai mezzi superiori a 3,5 tonnellate. L’opera di consolidamento della struttura dovrà infatti continuare nella parte bassa del ponte per altri tre mesi durante i quali la circolazione sarà quindi regolata dal semaforo e limitata ai mezzi non pesanti. Questa limitazione crea molte e giustificate preoccupazioni relative al trasporto pubblico.

La popolazione di Pontenuovo, privata di un servizio di bus regolare dal 9 ottobre del 2024, chiede che il servizio di autobus venga ripristinato in qualche modo e chiede su questo delle rassicurazioni da parte della Provincia.

"Vogliamo ritornare alla nostra vita normale – dicono i residenti della frazione – di cui siamo stati privati otto mesi fa da questa chiusura del ponte per lavori". A questo punto la gente vuole finalmente una data certa. In effetti una data non è stata più fornita dopo che i termini indicati dalla Provincia durante questi otto mesi sono stati sistematicamente disattesi: il primo termine, per i lavori iniziati il 23 ottobre, è stato il 20 dicembre, poi il 28 febbraio, poi il 28 marzo, dopodiché è stata usata la dizione "fino alla fine dei lavori". Ma i lavori non sono ancora del tutto conclusi.

Giacomo Bini