REDAZIONE PISTOIA

Le Pomone e i nudi di Marini in una prestigiosa mostra a New York

Sono circa una trentina le sculture che "hanno preso il volo": "Marino vero artista esploratore di nuove forme"

Le sculture di Marino Marini a New York

Pistoia, 17 ottobre 2019 - Una serie di celebri Pomone e di nudi a grandezza naturale in vari materiali che al meglio rappresentano l'opera scultorea del maestro, Marino Marini, sarà da oggi visibile (e fino al 13 giugno 2020) nei prestigiosi spazi del Center for Italian Modern Art (CIMA) di New York, una delle mostre più significative della stagione artistica americana. L'esposizione si intitola “Arcadian Nudes” ed è organizzata dal polo di arte contemporanea Cima in collaborazione con la Fondazione Marino Marini di Pistoia e curato dal docente universitario Flavio Fergonzi della Scuola Normale Superiore di Pisa. In mostra ci sono circa 30 sculture, realizzate tra il 1932 e il 1949, un periodo di grande valore artistico per Marino Marini che sviluppò in quegli anni una concezione nuova e modernista del nudo femminile, ispirandosi anche a modelli di epoca preclassica.

"Marino Marini: Arcadian Nudes” sarà la prima mostra negli Stati Uniti a raggruppare un importante gruppo di nudi dell’artista. Tra le istituzioni che hanno prestato opere alla mostra figurano la Fondazione Marino Marini, Pistoia, Italia; il Museum of Modern Art, New York; il Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, D.C.; ed il Cincinnati Art Museum. “L’esplorazione del nudo femminile in Marino Marini è sia formale che iconografica – commenta il curatore Flavio Fergonzi - andando allo stesso tempo a sottolineare ed erodere il riferimento alle forme classiche. Marino Marini: Arcadian Nudes esamina il modo in cui Marini ha usato il nudo femminile per sviluppare ulteriormente la storia del nudo nell’arte moderna da Edgar Degas ad Aristide Maillol e Henry Moore”.

“Come artista, Marini si pone dal punto di vista di un eterno fanciullo – prosegue Laura Mattioli, presidente del CIMA - che con occhi innocenti, osserva il mondo come potrebbe vederlo un bambino. I suoi nudi rappresentano donne senza tempo, eterne, l’ideale arcadico di una natura munifica ed armoniosa. Queste figure di donne simboleggiano la fertilità, la bellezza, la felicità e la maternità in senso universale e possiedono un’identità ed una forza che rendono ancora oggi vitale la loro femminilità. “Siamo felici di aver collaborato alla realizzazione di questo importante evento che ospita a New York alcune delle Pomone esposte a Palazzo del Tau – precisa Maria Teresa Tosi, direttrice del Museo Marini di Pistoia – Giovinetta, Pomona e Figura seduta sono le sculture in gesso e in bronzo che abbiamo concesso in prestito per dare forma al progetto che vede in primo piano un Marino esploratore di nuove forme, essendo strettamente legato al tema dell’arte delle origini”.

Quattro statue di Pomona (la dea dell’abbondanza) a grandezza naturale e tre delle Giovinette di Marini sono presentate insieme con una serie di nudi in bronzo che Marini ha creato durante il suo soggiorno in Svizzera durante la Seconda Guerra Mondiale. Sempre in mostra ci saranno anche alcuni bassorilievi e tre lavori in terracotta finora raramente esposti. Inoltre, seguendo la tradizione del CIMA di presentare opere di artisti contemporanei assieme ai moderni, Marino Marini: Arcadian Nudes includerà anche due dipinti di due contemporanei di Marini, Willem de Kooning ed Alberto Giacometti, in modo da contestualizzare il lavoro dell'artista in maniera più ampia.